una dritta per sganciarsi dagli psicofarmaci e dai Servizi di Salute Mentale Territoriali

Una dritta per sganciarsi dai Servizi di Salute Mentale territoriali (DSM CSM Centri Diurni ..) e dagli psicofarmaci da loro imposti.

(Questi suggerimenti derivano dall'esperienza dell'autore di questo brano quale partecipante per oltre un decennio al gruppo di mutuo aiuto non psichiatrico di Roma, in contatto telefonico con utenti-loro-malgrado che cercano di sganciarsi, nonché in discussioni e scambio di esperienze in mailing-list, forum, incontri antipsichiatrici)
(Quanto qui consigliato funziona meglio se si ha il sostegno di un gruppo non psichiatrico locale come spiegato poi, altrimenti o comunque guarda in "Strategie personali .." )

Vanno innanzi tutto sempre tenuti presente da parte di chi vuol dismettere i farmaci e sganciarsi dai Servizi alcuni punti fondamentali, senza trascurarne nessuno:

a)- NOSTRI ERRORI: quasi sempre qualche colpa anche noi l'abbiamo: ripensare i giorni precedenti l'ultimo ricovero al 'repartino' SPDC (Tso o Tsv), trovare quali errori esagerazioni .. abbiamo fatto. Meditarci bene sopra.[vedi "Trafila psichiatrica 2 .. vedere da dentro" e cap. "La pazzia esiste?"

b)- LO PSICHIATRA BUROCRATE PAUROSO: tener presente che lo psichiatra curante è nel 99% dei casi un burocrate estremamente pauroso del posto e della carriera: se ha la minima paura che Voi potete combinare qualche guaio grave, i farmaci non vi permetterà mai di smetterli (non perché curano come spergiurerà, ma perché se li impone lui non rischia la carriera se fate guai). Se dà farmaci è in una botte di ferro, se li toglie invece rischia la carriera e il posto. Cercare quindi di tranquillizzarlo il più possibile, se anche smettete i farmaci però assicurategli che frequentate e frequenterete il Centro, e per parecchi mesi fatelo finché non diventa del tutto tranquillo sul vostro conto. [Vedi meglio "Lo psichiatra di base, miope burocrate .."]

c)- OPPORTUNA UNA DISMISSIONE GRADUALE: Di regola i farmaci psichiatrici antipsicotici (Haldol Serenase Largactil Moditen Entumin Risperdal Seroquel Abilify Zyprexa ..) vanno smessi gradualmente in parecchi mesi. Altrimenti si rischia parecchio a causa dell'assuefazione, come minimo si deve ben conoscere i rischi a cui si va incontro (aumento di effetti secondari, effetto 'contraccolpo' di facile nuovo 'su di giri', 'colpi di testa', insonnia,..,) e premunircisi

d)- DANNI DA PSICOFARMACI SEMPRE PIU' PEGGIORATIVI LA SITUAZIONE: Gli psicofarmaci antipsicotici sopradetti non curano mai, solo sedano ed attutiscono corpo mente riflessi, non ti permettono di combinare niente di solido. Ma ancor poeggio se presi per anni procurano gravi danni permanenti irreversibili. Molti ritengono il Tso il maggior danno fatto dagli psichiatri, ma il Tso ti toglie alcune settimane, invece i farmaci psichiatrici presi a casa ed altrove ti tolgono anni ed anni quasi sempre tutta la vita. Risulta anche un effetto di acquiescenza, di non rendersi conto della debilitazione prodotta: così si rimane prigionieri non coscienti di essere di fatto imprigionati. Vanno smessi sempre al più presto ma gradualmente, totalmente, con calma e fermezza.

e)- I FAMILIARI D'ACCORDO CON LA PSICHIATRIA CON LO PSICHIATRA - I familiari purtroppo sono nel 90% dei casi convinti dagli psichiatri a convincerti ai farmaci, ti controlleranno, staranno attenti al minimo nuovo 'fuori di testa'. I familiari in generale non sanno come comportarsi con un sospetto "malato mentale", sono anche essi spaventati dall'immagine negativa del 'malato mentale', perciò si rivolgono alla psichiatria, ne hanno fiducia.
Tener presente che nella maggior parte dei casi è il familiare che chiama lo psichiatra. E che se lo psichiatra dell'Usl/Asl riceve segnalazione dai familiari - in particolare lamentele di nostre prepotenze in famiglia - è già da questa segnalazione da queste lamentele motivato ad un controllo, a venirti a cercare, ad un Accertamento Sanitario Obbligatorio (Aso), eventualmente ad un Tso. Perciò se ti arrabbi con i familiari è peggio, avrai subito gli psichiatri addosso. Mantenere il più possibile la calma in famiglia. Cercare di svincolarsi dalla famiglia. Con calma ma fermezza cercare di rendersi indipendenti, in particolare per abitazione; mediante lavoro, .. Se non totalmente indipendenti almeno parzialmente un po' fuori un po' dentro la famiglia (possibilmente senza cadere negli aiuti psichiatrici quali pensione d'invalidità, case-famiglia o altro, che sono una trappola con controlli sorveglianza anche peggiore della famiglia).
Mantenere dunque comunque con i familiari un atteggiamento il più possibile fermo non esasperato. Non chiedere troppo a loro, non pretendere troppo, né troppo di soldi né troppo di fiducia, perché culturalmente ovunque nel mondo il una volta diagnosticato 'malato mentale' è sempre sospettato, in parte o totalmente sfiduciato da tutti, familiari compresi ..
Cerca di contare per tutto prima di tutto su te stesso.

f)- LA LEGGE VIGENTE NON OBBLIGA AI FARMACI, MA ..: La legge vigente 180/833 del 1978 non ti obbliga ai farmaci a casa né nelle case famiglia né altrove, sei obbligato ai farmaci solo nel reparto SPDC in regime di Tso; però gli psichiatri ti faranno tutte le pressioni possibili a farterli prendere per anni. Tener sempre presente che SE RISULTI CALMO E TRANQUILLO NON POSSONO FARTI UN NUOVO TSO, non solo perché hai smesso o stai smettendo o chiedi di smettere i farmaci.

g)- LA LEGGE VIGENTE NON OBBLIGA A FREQUENTARE IL DSM /CSM /CENTRO DIURNO, MA..
Non c'è obbligo legale a frequentare il DSM /CSM / Centro Diurno ma in contraddizione con questa non legge i DSM e CSM hanno l'incarico amministrativo di controllare i 'malati mentali' della zona geografica di loro competenza. A causa di questo loro incarico amministrativo gli psichiatri del DSM/CSM ti possono venire a cercare e controllare facendo un "Accertamento Sanitario Obbligatorio" (Aso) cioè una visita per forza, anche a casa (anche sfondando la porta). Per questa visita per-forza ci vorrebbero dei motivi, come che vicini o familiari hanno avvertito l'Usl (SPDC o DSM o CSM) di manifesto grave 'fuori di testa', ma quelli del Dsm o Csm non vanno per il sottile lo fanno il controllo a casa anche senza motivi, come routine periodica di vedere/controllare chi è iscritto nel loro registro, controllandolo /vedendolo ogni qualche settimana o qualche mese; se non ti fai vedere fanno l'Aso (vedi in questo stesso libro Cap 1 Trafila psichiatrica 3 e soprattutto Cap 4 Lo psichiatra di base miope burocrate ..)
Ti puoi sganciare da questi controlli del DSM/CSM o come suggeriamo sotto o altrimenti solo con un andare da uno psichiatra privato (a pagamento) che dichiarerà - comunicandolo per iscritto al DSM/CSM - che il tale è sotto sua cura. (Ma anche questo psichiatra privato quasi sempre obbliga ai farmaci e a visite periodiche regolari).

Tenendo ben presente tutti questi punti è possibile smettere i farmaci e sganciarsi dal DSM/CSM/Centri Diurni, seguendo le dritte che diciamo. Però di fatto ci si riesce se hai anche una situazione di vita abbastanza calma e tranquilla (abitazione lavoro soldi ..). Aiuta anche se si aderisce ad un gruppo non-psichiatrico di utenti/exutenti che possono trasmetterti direttamente la loro esperienza.
Attualmente molte poche persone in Italia riescono a sganciarsi dai farmaci e dal controllo del DSM/CSM, spesso proprio per la mancanza di abitazione lavoro soldi, sono così soggetti al ricatto di ricevere una miserevole pensione d'invalidità per 'malattia mentale', e/ o l'alloggio in una casa famiglia, aiuti che debbono però essere giustificati dallo psichiatra e così si è costretti ad accettare ahimé il DSM CSM e i farmaci .., credendo sperando che fra un po' la situazione migliori. Ma è proprio la debilitazione psichica / fisica prodotta dai farmaci che rende ancor più difficile che la situazione migliori. E i colpi di testa di dismissione improvvisa dei farmaci mandano quasi sempre, a causa dell'aumento degli effetti secondari e dell'effetto di "contraccolpo" dovuti all'assuefazione, ad una 'ricaduta' con nuovo ricovero.

Se invece la situazione di vita non è cattiva, se magari si ha il supporto di un gruppo di exutenti od antipsichiatrico, se si è calmi e ben decisi, sarà possibile sganciarsi da farmaci e psichiatri. Come fare ?
Ripeto farlo solo se e quando siete personalmente tranquilli e ben decisi. La precepitazione è la principale nemica.

Conviene, appena un pò tranquilli e risoluti, PRIMA smettere i farmaci a gradini ma continuando a frequentare il DSM/CSM Centro Diurno. Soltanto DOPO sganciarsi dal DSM /CSM Centro Diurno, cioè non frequentarlo più. In modo da mantenere tranquilli gli psichiatri e i familiari il più a lungo possibile mentre si smette i farmaci, altrimenti i controlli psichiatrici, familiari, e i farmaci, ti staranno sempre addosso.
Il cercare di mantenersi il più possibile buoni e tranquilli gli psichiatri e i familiari ma senza farsi fregare dai farmaci è appunto la strategia rivelatisi possibile alla nostra esperienza, che consigliamo. E' una strategia che è il contrario dell'impulso dell'insofferenza che molti di noi provano verso le costrizioni psichiatriche, il contrario dell'istinto di mandare subito a quel paese gli psichiatri i DSM i CSM gli SPDC e molti familiari. Ma nella situazione culturale e legale attuale italiana è la strategia che fino a prove contrarie si è dimostrata nella maggior parte dei casi la più valida.

QUINDI mandate a memoria ed eseguite un punto dopo l'altro:

1)- FURBIZIA La furbizia innanzi tutto, essere un pò cedevoli sulle cose secondarie, non intignarsi su punti di principio. Ma appena ben certi di sé programmare ed eseguire con calma e fermezza la propria liberazione. Cercando di schivare l'ostacolo dello psichiatra: NON FRONTEGGIARE LO PSICHIATRA MA SCHIVARLO !

2)- INUTILE FRONTEGGIARE LO PSICHIATRA Con gli psichiatri i punti di principio non servono a niente anzi loro li considerano 'sintomi' di malattia mentale o comunque possibili generatori di 'atti inconsulti'. E' inutile protestare individualmente i propri diritti calpestati.
E' inutile chiedere a parole (chiedere preferibilmente per iscritto). Sempre consigliato registrare i colloqui con lo psichiatra con un piccolo registratore (Mp3, telefonino,..) in particolare chiedendogli quali sono gli effetti dei farmaci, se fanno assuefazione, se fanno danni se presi per anni, se rallentano i riflessi, fra quanto li smetterà,.., .

3)- MEGLIO FREQUENTARE IL CENTRO TERRITORIALE Intanto frequentare il Centro Diurno e gli Incontri IL PIU' POSSIBILE, SEMPRE se non si hanno altri impegni, chiedere magari di essere seguito da uno psicologo dell'Usl oltre che dallo psichiatra. In modo che lo psichiatra curante e il suo superiore direttore del Centro vedendovi regolarmente non abbia paura di vostri possibili "atti inconsulti", vi ritenga un paziente non cattivo, un paziente che comunque frequenta il Centro regolarmente.

4)- SOLO DOPO UN CERTO TEMPO CHIEDERE LA RIDUZIONE DEI FARMACI Dopo qualche tempo non subito (da alcuni mesi a parecchi mesi a seconda della vostra storia e situazione di vita) in modo che sia lo psichiatra sia diventato tranquillo nei vostri confronti, sia voi vi ritenete in una situazione di vita migliore se non buona (con le vostre storie, con la famiglia, magari un lavoro ..), cominciate a chiedergli di ridurre i farmaci, che avete saputo che sono dannosi.
Lui vi dirà di no o vedremo poi.

5)- FARE LA STESSA RICHIESTA PER ISCRITTO Voi dopo un po' senza precepitarvi fate una richiesta per iscritto di riduzione progressiva possibilmente a zero dei farmaci psichiatrici ora prescritti, in cui dichiarate responsabile lo psichiatra Tal dei Tali degli eventuali danni attuali prodotti dai farmaci (citate: riflessi rallentati, perdita della patente automobilistica, non riuscire a fare lavori richiedenti abilità fisica, sonnolenza, poca forza, poca concentrazione,..,) e responsabile degli eventuali danni futuri (citate: discinesia tardiva, diabete, morte per infarto)(citate quali farmaci e quali dosi e da quanto), Aggiungete che COMUNQUE INTENDETE CONTINUARE A FREQUENTARE IL CENTRO. In testa alla richiesta vostro nome e cognome e luogo e data nascita e in fondo firma e data, doppia o tripla copia).

6)- COPIA AD AVVOCATO e a DIRETTORI CSM e DSM Se lo psichiatra curante non incomincia a ridurre di parecchio i farmaci, mandate una copia della richiesta ad un avvocato (e fatelo sapere allo psichiatra), poi chiedete un colloquio con il Direttore del Centro a cui farete le stesse richieste, eventualmente per iscritto.

7)- INTANTO PERO' FREQUENTATE REGOLARMENTE IL CENTRO , i gruppi di auto-aiuto, le iniziative, .. e dichiarate che CONTINUERETE a frequentarlo, chiarite bene che una cosa sono i farmaci che intendete ridurre TUTTI a zero in breve (però non precitosamente, almeno in sei mesi o più), altra cosa è la frequentazione del Centro a cui ASSICURATE che continuerete ad essere presenti.

[Questo frequentare il Centro è ESSENZIALE vedi punto 2) per tranquillizzare lo psichiatra, se non lo fai rischi parecchio il Tso od un Accertamento Sanitario Obbligatorio (Aso) a casa o altrove. Devi frequentare ed assicurare di frequentare il Centro per tutto il periodo della dismissione ed alcuni mesi dopo, consigliato anche un anno o più. E' molto dura accettare questa frequentazione del Centro, sia normalmente che quando incominci a sentirti di nuovo libero e forte quale prima conseguenza della riduzione/ dismissione dei farmaci, ma è lo scotto da pagare per potersi sganciare senza grande rischio di nuovi ricoveri in Tso o Tsv od Aso]

7)b- ATTENZIONE SE FARMACI DEPOT Se prendevate una iniezione depot (neurolettici: Haldol, Moditen, Risperdal)(di solito quindicinale od ogni 4 settimane) chiedete eventualmente per iscritto di cambiare allo stesso farmaco ma giornaliero (pasticche o meglio gocce) in modo da poterli scalare; se lo psichiatra non lo accetta tenete presente che anche le iniezioni depot esistono a dosi più piccole: chiedete lo scalaggio alla dosi più basse - ed eventualmente dopo qualche mese che siete sulla dose più bassa saltate di vostra iniziativa a zero (non è consigliato saltare a zero da una iniezione depot a dose medio-alta, il rischio di nuovo 'su di giri' dovuto al contraccolpo/assuefazione è molto alto).

8)- PER PASSARE A ZERO FARMACI E' NECESSARIA UNA VOSTRA DECISIONE / INIZIATIVA Difficilmente uno psichiatra vi autorizzerà a passare a zero farmaci: DOVRETE PRENDERE VOI L'INIZIATIVA , ripeto se e quando ne siete ben convinti e ben informati di come scalare, quali contraccolpi, quali accorgimenti.

9)- ATTENZIONE RICADUTE !! Più della metà dei 'pazienti' non ci riescono perché disinformati sprovveduti troppo precipitosi, non si sono preparati a particolari effetti 'secondari' (quale svenimenti, sbavare, tremore alle mani, capogiri, insonnia; tutti effetti che passano dopo due o tre mesi ma bisogna tener duro per due tre mesi anche quattro)

10)- CONTRACCOLPO "SU' DI GIRI" Tener presente che l'effetto più comune e pericoloso dovuto all'assuefazione da neurolettici (Haldol Serenase Largactil Entumin Risperdal Zyprexa Abilify Seroquel ..) è l'effetto di CONTRACCOLPO, che NON E' - come molti erroneamente credono - del tipo degli assuefatti di eroina morfina oppiacei - cioè NON E' una forte demoralizzazione ed insicurezza, ma AL CONTRARIO SI VA "SU DI GIRI" si crede di essere ONNIPOTENTI che TUTTO VA BENE che DIO E' CON VOI -- salvo credere poco dopo di non riuscire a realizzare queste grandiosità perché qualcuno o molti VI PERSEGUITANO ... Se vi succede questo cercate di dormire di non fare niente di impegnativo di distrarvi in cose semplici, di non telefonare a cento persone chiedere cento cose .., di non chiedere quasi niente a familiari a conoscenti ad altri. TENERE UN BASSO PROFILO. FATE PASSARE IL TEMPO SENZA FARE E CHIEDERE E PROPORRE NIENTE ANCHE SE VI PARE DI AVER IL MONDO IN TASCA.
E' solo un effetto della assuefazione, che dopo qualche settimana - talvolta ahimé due tre mesi - vi passa (se non vi ha rifregato prima la psichiatria ..!)

11)- ALTRI EFFETTI DI DISMISSIONE Dovete aver studiato (in internet, dal gruppo di supporto exutenti, ..) quali possibili effetti dovuti all'assuefazione dei vostri particolari farmaci vi possono venir fuori durante la dismissione e nei mesi subito dopo (vedi ...)[possibili: capogiri, svenimenti, saliva eccessiva, tremori alle mani, bocca secca, insonnia, ..,] dovete aspettarveli, aver già pensato a come farvi fronte. Tener in ogni caso presente che dopo qualche mese, due tre mesi al massimo, quest possibili effetti scompaiono completamente, come neve al sole, non spaventarvi, tenete duro.

12)- INSONNIA Un effetto molto comune è l'insonnia, per cui dovrete quindi premunirvi. Un sistema può essere non di restare svegli a rigirarvi a letto, ma fare qualcosa come leggere un libro leggero, disegnare, scrivere, .. : così risulta in genere più facile che dopo un po' il sonno sopravvenga.
Comunque è assolutamente necessario che dormiate una normale quantità di ore giornaliere; se non ci riuscite all'estremo è meglio riprendere un tranquillante leggero tipo benzodiazepina (Valium ..)(di solito un tranquillante leggero - benzodiazepina - lo psichiatra lo prescrive quasi sempre insieme ai farmaci più forti, tenetevi qualche confezione). Ma questo tranquillante NON PER DUE GIORNI DI SEGUITO né a dosi troppo alte o vi prende o riprende l'assuefazione [L'assuefazione da benzodiazepine è pericolosa fortissima, paragonabile se non peggiore di quella da alcol]

13)- DICHIARATE DISMISSIONE GIA' EFFETTUATA Dopo qualche mese della totale dismissione dite chiaramente allo psichiatra che da tot mesi avete dismesso i farmaci e non intendete più prenderli, ma che intendete continuare a frequentare regolarmente il Centro, anzi ancor più di frequente di prima, purché non insista a ridarvi farmaci.

14)- SGANCIAMENTO DAL CENTRO DSM CSM SE siete riusciti a smettere i farmaci TOTALMENTE ed avete continuato a frequentare il Centro (Diurno, CSM, ..Casa-famiglia) per come sopra consigliato ALMENO PER UN ANNO dopo la totale dismissione, potrete a questo punto non andare più al Centro Diurno/CSM dichiarando che da oltre un anno state bene ed avete smesso i farmaci.

15)- NOTE GENERALI UTILI (gruppo di sostegno, psichiatra aiutante ?, ripensare Tso):

-- gruppo di sostegno: Questa strategia o sistema per sganciarsi funziona meglio se avete il contatto e il sostegno di un gruppo non-psichiatrico di exutenti/ utenti locale oppure antipsichiatrico locale, o al limite tramite internet o telefonino con ex-utenti che hanno già dismesso.
Comunque responsabile delle decisioni e di tenerle ferme siete e sarete soltanto voi.

-- psichiatra che aiuta?: Molti utenti cercano affannosamente uno psichiatra o un medico che li aiuti nella dismissione, non si azzardano a farlo senza, anche perché scottati da precedenti esperienze negative. Purtroppo tali professionisti non risultano esserci in Italia [eccez. Mariano Loiacono .. ma di difficile attuazione] e comunque uno psichiatra privato non si azzarderà mai ad aiutarvi alla dismissione se non dopo che vi conosce bene cioè dopo parecchie visite ..

-- Ripensare i Tso/tsv Parallelamente a quanto sopra, RISULTA OPPORTUNA ANZI ESSENZIALE una VOSTRA COMPRENSIONE ed eventualmente AUTOCRITICA e SUPERAMENTO dei modi molto spesso esagerati che avete messo in atto nelle settimane e giorni immediatamente precedenti i vostri ricoveri in SPDC. Ripensare quelle Vostre convinzioni e soprattutto quel che avete fatto in quei giorni E' ASSOLUTAMENTE OPPORTUNO NECESSARIO.
In proposito va fatta una netta distinzione tra le vostre convinzioni personali (anche molto divergenti dall'usuale) e i vostri tentativi di coinvolgere altre persone in tali convinzioni. Avete diritto a vostre personalissime convinzioni, ma un po' meno - anzi molto meno - a volerci coinvolgere terze persone.
Se ricordate e visualizzate bene i giorni precedenti i Tso/Tsv, noterete che è questo secondo aspetto - il voler coinvolgere altri - che vi ha condotto dallo psichiatra. Cercate quindi di evitare di voler coinvolgere altri se cadrete in nuove personali convinzioni del mondo e di Voi nel mondo.
Come anche evitare stati frenetici di voler far tutto in una volta, cento cose in mezza giornata, cento telefonate in due ore, ..
[per avere il supporto di un gruppo di auto-aiuto non psichiatrico vedi ..
Comunque se si ha poco aiuto vedi in questo libro Cap 3 Strategie personali ..

In bocca al lupo.
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Riepilogo:

Punti fondamentali da tener presenti:
a)-NOSTRI ERRORI PRECEDENTI
b)-LO PSICHIATRA BUROCRATE PAUROSO
c)-OPPORTUNA UNA DISMISSIONE GRADUALE
d)-DANNI DA PSICOFARMACI SEMPRE PIu' PEGGIORATIVI LA SITUAZIONE
e)-I FAMILIARI SONO D'ACCORDO CON LA PSICHIATRIA CON LO PSICHIATRA
f)-LA LEGGE VIGENTE NON OBBLIGA AI FARMACI, MA ..
g)-LA LEGGE VIGENTE NON OBBLIGA A FREQUENTARE IL DSM /CSM /CENTRO DIURNO, MA..

Come fare a sganciarsi:
1)-FURBIZIA, NON INTIGNARE
2)-INUTILE FRONTEGGIARE LO PSICHIATRA
3)-MEGLIO FREQUENTARE IL CENTRO TERRITORIALE
4)-SOLO DOPO UN CERTO TEMPO CHIEDERE LA RIDUZIONE DEI FARMACI
5)-STESSA RICHIESTA PER ISCRITTO
6)-COPIA AD AVVOCATO e a DIRETTORI CSM e DSM
7)-INTANTO PERO' FREQUENTATE REGOLARMENTE IL CENTRO
7)b-ATTENZIONE SE FARMACI DEPOT
8)-PER PASSARE A ZERO FARMACI E'NECESSARIA UNA VOSTRA DECISIONE/ INIZIATIVA
9)-ATTENZIONE RICADUTE !!
10)-CONTRACCOLPO "SU' DI GIRI"
11)-ALTRI EFFETTI DI DISMISSIONE
12)-INSONNIA
13)-DICHIARATE DISMISSIONE GIA'EFFETTUATA
14)-SGANCIAMENTO DAL CENTRO DSM CSM
15)-NOTE GENERALI UTILI (gruppo di sostegno, psichiatra che aiuta?, ripensare i propri Tso/Tsv)

STAMPATE QUESTO BRANO, STUDIATEVELO BENE, ESEGUITELO senza dimenticanze e variazioni sostanziali

(versione con piccole correzioni del 13 marzo 2009 - Sandro C.)