Trafila psichiatrica 3- I servizi psichiatrici territoriali DSM CSM

b)- I servizi psichiatrici territoriali detti anche "Servizi di Salute Mentale"
(segue da a) Reparto psichiatrico SPDC diagnosi Tso .. http://nopazzia.anti-psichiatria.com/node/437)

Quando si esce dal reparto psichiatrico ospedaliero, si passa attualmente automaticamente per passaggio di documenti in carico al servizio psichiatrico territoriale statale, organizzato in Distretti di Salute Mentale (DSM) a sua volta diviso in più Centri di Salute Mentale (CSM). Cioè ogni precedente ricoverato in SPDC è inviato burocraticamente ad un determinato CSM competente per territorio a seconda del paese di residenza (e via se città grande). Il CSM ha spesso un servizio collaterale di Centri Diurni che servono a tenerci occupati giornalmente. Spesso il DSM o CSM organizza delle Case-Famiglia o dei Centri psichiatrici con soggiorno per chi non ha casa o non è desiderato in famiglia. In tutte queste situazioni lo psichiatra che burocraticamente e psichiatricamente ci tiene in carico e 'cura', è sempre un determinato psichiatra del/nel CSM competente per territorio.

Le 'cure' cioè l'imposizione farmacologica

All'uscita dal SPDC una determinata ricetta di uno o più farmaci ci è consegnata/ prescritta personalmente e anche trasmessa al CSM competente.
Lo psichitra del CSM che ci prende in carico ci visiterà di nuovo periodicamente e può confermare o modificare subito o in seguito i farmaci.

Va tenuto presente che con l'attuale legge vigente in Italia (legge 180/833 del 1978), non c'è l'obbligo legale di prendere farmaci fuori del Trattamento Sanitario Obbligatorio (Tso), però lo psichiatra del DSM ci fa e ci farà di fatto subito tutte le pressioni possibili per costringerci a continuare a prenderli, quelli prescritti dal SPDC o nuovi.

Le pressioni - ma sono tutte menzogne !- sono che siamo malati ed abbiamo perciò bisogno di tali cure; che se non li prendiamo sicuramente peggioreremo e sarà necessario un nuovo ricovero in ospedale; che anzi se li smettiamo il ricovero in Tso ce lo fa subito.
Sono tutte menzogne [vedi "Menzogne psichiatriche ..]. C'è di vero solo che una 'ricaduta' è più probabile 1) se la dismissione dei farmaci è troppo veloce a causa dell'assuefazione prodotta dagli stessi farmaci e 2) se non abbiamo elaborato ripensato un po' le situazioni e le cause del precedente ricovero, ...
Ma per la psichiatria la menzogna è un ferro del mestiere. Da tener invece ben presente che un nuovo Tso lo psichiatra lo può fare non perché smettiamo di nostra iniziativa i farmaci o lo mandiamo a fare in culo, lui e tutto il CSM e tutte le 'cure', ma solo per nuovo netto 'fuori di testa'. Se siamo e stiamo calmi e tranquilli non può fare nessun Tso.

Parallelamente a quanto ci impone e racconta comunque lo psichiatra chiama i familiari e li avverte della necessità che noi prendiamo regolarmente i farmaci, chiede ai familiari di collaborare ad insistere sui farmaci, a controllare che li prendiamo regolarmente .
Purtroppo molti familiari, quasi tutti, prendono per oro colato questa necessità di cura, dato che credono lo psichiatra un vero medico competente, e accettano l' incarico a controllarci. E così abbiamo un secondo controllore nei familiari, che diventano quasi tutti preoccupati spianti e spie. (Qualche familiare con sacrifici riesce a farci visitare da psichiatri 'luminari' universitari, ma poco cambia dato che tutta la psichiatria è una congrega compatta, nessun psichiatra 'luminare' ha mai guarito qualcuno di noi.)

Un altro grosso meccanismo di pressione è se abbiamo ottenuto un sussidio monetario od una pensione d'invalidità per "malattia mentale"; c'è la possibilità purtroppo concreta che tale aiuto ci sia tolto se lo psichiatra non controfirma il prosieguo della malattia.

Di fatto lo psichiatra del DSM/ CSM ci costringerà a prendere i farmaci per anni ed anni e continuerà ad esercitare su di noi un controllo poliziesco stretto essenzialmente rivolto a verificare che li prendiamo.

Per il perché e il percome reale - al di la di quel che dicono/mentono gli psichiatri - di questa costrizione a farmaci per anni ed anni da parte dei Servizi di Salute Mentale territoriali, ci sono parecchie spinte motivi.

Il principale motivo è che gli psichiatri hanno una paura esagerata burocratica di possibili danni al posto e alla carriera se smettono la prescrizione farmacologica. Temono una perdita del posto o comunque non avanzamento di carriera caso mai un loro paziente procurasse grossi guai "a se stesso od ad altri" e loro avessero tolta la prescrizione farmacologica. Se invece continuano ad imporre i farmaci essi sono in una botte di ferro, non rischiano mai né posto né carriera. [vedi brano "Lo psichiatra di base miope burocrate pauroso"] (Nonostante che non risulta affatto che i farmaci riducano il rischio di "atti inconsulti" - a meno che non siano dati in dosi da cavallo - anzi molti psicofarmaci risultano aumentare il rischio di suicidio e alcuni se addizionati ad alcool e altre droghe aumentano il rischio di atti violenti contro terzi [vedi ...])

Poi un secondo motivo è che gli stessi familiari chiedono cure, cure, cure! e gli psichiatri non possono smascherare se stessi e dire ai familiari che né c'é certezza che ci sia vera malattia né chiarire che le attuali loro 'cure' ottengono il loro effetto essenzialmente riducendo il funzionamento del cervello, il che rende difficile anche la 'guarigione', mentono il più possibile, mantengono il punto, e firmano ricette farmacologiche senza battere ciglio, assecondando le richieste dei familiari di farmaci curanti.

Il terzo motivo fondamentale per cui lo psichiatra 'curante' del DSM/CSM continua con i farmaci è appunto mantenere il punto della competenza professionale medica di fronte a tutti, pazienti familiari e grosso pubblico, quindi continua e continuerà a scimmiottare la recita di 'diagnosi' e 'farmaci' come fanno tutti gli altri medici. Lo psichiatra non può togliersi la maschera fasulla di competenza medica, deve continuare a mentire a vantarsi principale competente anzi unico professionista competente per le dalla-psichiatria-concordate-diagnosticate 'malattie mentali'. Tutta la psichiatria è in realtà non-competente ma nessun psichiatra può confessarlo. Quindi ogni psichiatra deve mostrarsi con 'cure' in mano, che sia un blando tranquillante leggero o siano i pericolosi e danneggianti neurolettici od addirittura ancora l'elettrochoc, poco a lui importa.

Il continuo controllo quasi poliziesco sul territoria

Il controllo quasi-poliziesco di tutti i 'pazienti' scritti sul registro del Distretto di Salute Mentale DSM è il secondo principale aspetto dei compiti/lavori della psichiatria territoriale, dopo quello delle 'cure'. Non tanto aiutare 'curare' ma soprattutto controllare che i 'pazzi' stiano buoni è in realtà il compito da sempre affidato dallo Stato alla psichiatria, prima con i manicomi, ora con questi falsi servizi di salute mentale territoriale, falsi servizi perché la salute mentale non l'aiutano affatto.

Questo servizio poliziescio è effettuato imponendo l'obbligo di presentarsi regolarmente, con telefonate se non ci si presenta, con visite a casa, con minacce di Tso, con effettuare Accertamento Sanitario Obbligatorio (Aso) [la seconda violazione legalizzata del diritto personale concessa dallo Stato agli psichiatri ..] con nuovi Tso spesso non giustificati.. . (Ma chi difende legalmente noi 'pazzi'?? - quasi mai si hanno disponibilità monetarie, anche avendo noi i soldi è difficile trovare un avvocato che ci difenda, il quale chiederà quasi sempre una perizia, ma perizia di chi? di un altro psichiatra ..!)

Di fatto chi mai cade o è caduto volente o nolente nelle maglie della psichiatria non sarà mai più libero, sarà sempre controllato dalla psichiatria del Distretto DSM. E molti di noi ci cadiamo per nostra ingenuità e disinformazione, molti per piccoli motivi, alcuni per sviste, altri per nemici potenti, altri per interessi familiari,.. .

Questa prassi è la continuazione il retaggio della tradizione politica e psichiatrica. Lo stato vuole il controllo dei 'malati mentali' (gli stessi che secoli fa erano denominati 'folli' o 'pazzi') e la psichiatria prontamente si presta a tale controllo: prima nei manicomi. ora sul territorio con il controllo poliziesco uno per uno, a casa e ovunque.

e per buona misura, visto che ancora non ci sono telecamere che ci seguano uno per uno, meglio tutti attutiti da una buona dose di farmaci, la camicia di forza chimica, altrettanto efficace di quella manicomiale se i farmaci sono a dosi alte ..

Dove è l'aiuto la riabilitazione il potenziamento .. ?