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Risarcimento in Usa, maggio 2000, di ben 6,7 milioni di dollari -circa 14 miliardi di lire - assegnato per un caso di discinesia tardiva dovuta al Risperdal (Risperidone). Traduciamo dal sito di P. Breggin www.breggin.com :

 6,7 milioni di dollari rasarciti per un caso di discinesia tardiva dovuto al Risperdal 

Il 26 maggio 2000, una giuria nella giurisdizione di Filadelfia ha assegnato un risarcimento di 6,7 milioni di dollari ad un paziente afflitto da discinesia tardiva causata dal neurolettico ("antipsicotico") Risperdal (nome comune risperidone). Nella causa Liss contro Doeff, la giuria ha giudicato lo psichiatra negligente nel trattamento fatto alla Sig. Elizabeth Liss. Questa è pressoché la prima causa giudiziaria che coinvolge il Risperdal, un abbastanza recente neurolettico immesso nel mercato nel 1994 e originariamente vantato come quasi senza rischi di discinesia tardiva.

La sig. Liss ha sviluppato la discinesia tardiva durante un periodo di quattordici mesi di uso del Risperdal come terapia di mantenimento per disordini maniaco-depressivi (bipolare). Negli anni precedenti, lei ha avuto brevi periodi di uso di altri neurolettici.

La discinesia tardiva è un disordine dei movimenti causato dai farmaci neurolettici o "antipsicotici". Può rendere fuori controllo qualsiasi muscolo. Può diventare grave e disabilitante e non ci sono trattamenti efficaci. Studi sui vecchi neurolettici quali l'Haldol, il Navane, il Prolixin, la Thorazina, hanno mostrato, per lo sviluppo di questo disordine, un rischio comulativo del 4%-8% per anno. Perciò il rischio di sviluppare discinesia tardiva a seguito di un uso continuo di neurolettico per cinque anni, arriva alla cifra astronomica del 20%-40%. Per anziani il rischio comulativo può raggiungere il 20% ad anno. La discinesia tardiva può colpire anche ragazzi.

Al momento non ci sono dati sufficienti per predire i fattori di rischio pere la discinesia tardiva per i nuovi, atipici, neurolettici quali il Risperdal, lo Zyprexa (olanzepina), il Seroquel (quetiapina). Comunque, medici prudenti presumono che tutti gli psicofarmaci neurolettici sono associati con un alto rischio di discinesia tardiva.

La sig. Liss ha sofferto di una forma di discinesia tardiva chiamata distonia. Questa distonia provocava alla signora Liss smorfie facciali e dolorosi spasmi al collo. Inoltre era afflitta da anormali movimenti della lingua, della mascella, della bocca, un inghiottire debilitato, a volte respiazione irregolare, e anormalità nelle mani e nel camminare.

Questo caso è stato significativo per l'alto risarcimento di 6,7 milioni di dollari per un paziente che non era completamente disabile. Sebbene avesse bisogno di frequenti periodi di riposo, avesse sfigurazioni e disagio fisico, la signora Liss è stata capace di tirare avanti le faccende di casa e di lavorare fuori casa.

L'avvocato è stato Danny McGlynn di Baton Rouge, Luisiana. E' la seconda volta che il Sig. McGlynn ha ottenuto un largo risarcimento per un caso di discinesia tardiva. Lo psichiatra Peter Breggin ha indirizzato il caso al sig. McGlynn, provveduto all'analisi di base della negligenza e della cattiva condotta, è stato consulente di McGlynn durante gran parte del processo.
 

$6.7 million awarded in Risperdal tardive dyskinesia case

On May 26, 2000, a jury in the circuit court of Philadelphia awarded $6.7 million to a patient afflicted with tardive dyskinesia caused by the neuroleptic ("antipsychotic") drug Risperdal (generic name, risperidone).  In Liss vs. Doeff, the jury found the psychiatrist negligent in his treatment of Mrs. Elizabeth Liss.  The case is among the first involving Risperdal, a relatively new neuroleptic that was put on the market in 1994 and originally promoted as relatively free of the risk of tardive dyskinesia. 

     Ms. Liss developed tardive dyskinesia during a fourteen-month period of exposure to Risperdal as a maintenance treatment for manic-depressive (bipolar) disorder.  In previous years, she had several relatively brief exposures to other neuroleptics. 

      Tardive dyskinesia is a movement disorder caused by neuroleptic or "antipsychotic" medications.  It can afflict any voluntary muscles of control.  It can become severe and disabling, and there are no effective treatments.  Studies of older neuroleptics such as Haldol, Navane, Prolixin, and Thorazine have demonstrated a cumulative risk of 4%-8% per year for the development of this disorder.  Thus, the risk developing tardive dyskinesia during a five-year exposure to neuroleptics is in the astronomical range of 20%-40%.   Among the elderly cumulative rates can surpass 20% per year.  Tardive dyskinesia also afflicts children. 

     As yet there is insufficient data to predict the exact rates of tardive dyskinesia for newer, atypical neuroleptics such as Risperdal, Zyprexa (olanzapine), and Seroquel (quetiapine).  However, prudent physicians should assume that all neuroleptic drugs are associated with a high risk of tardive dyskinesia. 

     Mrs. Liss suffered from a form of tardive dyskinesia called tardive dystonia.  The dystonia caused Mrs. Liss to suffer from disfiguring facial grimaces and painful neck spasms.  In addition, she was afflicted with abnormal movements of her tongue, jaw, and mouth, impaired swallowing, occasionally irregular breathing, and abnormalities in her hands and walking. 

     The case was significant in regard to the large award of $6.7 million for a patient who was not completely disabled.  Although requiring frequent periods of rest, and experiencing disfigurement and physical discomfort, she was able to carry out household tasks and to work outside the home. 

     The attorney for the case was Danny McGlynn of Baton Rouge, Louisiana (800 725-3555).  This is the second time Mr. McGlynn has won a large award in a tardive dyskinesia case.   Psychiatrist Peter Breggin referred the case to Mr. McGlynn, provided the basic analysis of negligence and malpractice, and consulted with Mr. McGlynn throughout much of the trial.