NO!PAZZIA - PSICOFARMACI


L’ ORGANISMO USA CONTROLLO FARMACI (FDA) COLLEGA ALCUNI FARMACI A COMPORTAMENTI SUICIDI  IN  RAGAZZI
(dal NEW YORK TIMES del 14 Settembre 2004; da www.giulemanidaibambini.org )


Per la prima volta, alti funzionari della Food and Drug Administration hanno ammesso che gli antidepressivi possono portare alcuni bambini e adolescenti al suicidio.

Dopo un emozionante dibattito pubblico, il direttore dell’ Ufficio di valutazione dei farmaci, Dr.Robert Temple, ha detto che le analisi di 15 trial clinici, alcuni dei quali occultati dalle case farmaceutiche, mostravano un consistente legame con comportamenti suicidi.

“Noi tutti siamo convinti che c’è un aumento di comportamenti e pensieri suicidi, collegato a tutti i farmaci , “ così il Dr. Temple riassume il pensiero dell’agenzia.

Questa ammissione giunge un anno dopo che la FDA aveva occultato le conclusioni di un suo stesso analista, il Dr. Mosholder, che per primo aveva trovato un legame tra farmaci e suicidi in bambini e adolescenti. I funzionari dell’agenzia avevano scritto, in un rapporto interno, che i risultati del Dr. Mosholder erano poco attendibili e avevano quindi incaricato dei ricercatori della Columbia University, di riesaminare gli stessi dati: lo studio, terminato da poco, ha raggiunto conclusioni praticamente identiche a quelle del Dr. Mosholder.

C’ erano state testimonianze, ben prima che l’ FDA incaricasse una commissione di 31 esperti indipendenti per raccomandare una revisione del foglietto illustrativo circa l’uso degli antidepressivi in bambini e adolescenti.

I familiari delle vittime di suicidio, presenti al dibattito, hanno denunciato con forza il ritardo con cui l’agenzia ha ammesso il rischio degli antidepressivi nei bambini, mentre invece le autorità inglesi, già a dicembre, ne avevano vietato l’uso in età pediatrica.

Una madre, la cui figlia di 12 anni si era impiccata in Gennaio,ha affermato:” La morte di mia figlia si poteva evitare, se solo avessimo avuto avvertimenti appropriati. Le vostre mani sono sporche del sangue di questi bambini”.I funzionari dell’FDA hanno risposto di non avere rimpianti per i mesi impiegati a rivedere gli studi, il Dr. Temple ha sostenuto che pensava che i dati non fossero attendibili e che..” Spaventare la gente senza necessità o sovrastimare un rischio è azzardato.”

I farmaci più noti sono: Zoloft, della Pfizer; Paxil, della GlaxoSmithkline; Prozac, della Eli Lilly.

Solo nel 2002 sono stati prescritti antidepressivi a circa 11 milioni tra bambini e adolescenti.

I funzionari dell’ agenzia affermano che il rischio di suicidio, tra i pazienti che assumono questi farmaci, è molto basso: circa il 2-3%. I ricercatori non hanno riscontrato casi di suicidio nei trial controllati, ma pensieri e tentati suicidi.

In Marzo l’ FDA aveva richiesto alle case farmaceutiche di includere tra le avvertenze il fatto che la terapia con antidepressivi può portare al suicidio alcuni pazienti, sia adulti che bambini. La Commissione deve ora decidere se questa avvertenza è forte a sufficienza, o se vietare del tutto l’uso di questi farmaci in età pediatrica. La Commissione prenderà una decisione martedì .

La situazione è complessa: la maggior parte degli studi non ha dimostrato l’ efficacia degli antidepressivi nel curare la depressione nei bambini, ma essi si sono dimostrati efficaci negli adulti e gli studi suggeriscono che la percentuale di suicidi nei ragazzi è diminuita in quei paesi che fanno largo consumo di antidepressivi. Un ampio studio del National Institute of Mental Health, ha dimostrato che il Prozac è più efficace per trattare la depressione nei bambini e adolescenti , rispetto alla psicoterapia.

Parecchi interventi al dibattito hanno ricordato che, se gli antidepressivi venissero vietati, i medici non avrebbero niente da offrire agli adolescenti depressi. Il suicidio è la terza causa di morte tra gli adolescenti, dopo l’omicidio e gli incidenti. Parecchi esperti dicono che, senza trattamento, moriranno molti più ragazzi.

Alcune Commissioni, sia della Camera che del Senato, hanno iniziato a investigare, dopo aver appreso dell’ occultamento delle analisi del Dr. Mosholder.

Il Procuratore Generale di New York, Eliot Spitzer, aveva fatto causa alla Glaxosmithkline, accusandola di frode, per aver tenuto nascosti il risultato che il Paxil non presentava nessun beneficio, e intanto promuoveva il farmaco tra i medici. Quest’ estate la compagnia farmaceutica ha promesso di rivelare i risultati dei trial clinici di tutti i suoi prodotti , a partire dal 2000.

Gli editori delle più prestigiose riviste mediche hanno dichiarato che non pubblicheranno trial clinici che non siano stati registrati pubblicamente e si è in attesa di una legge che obblighi a rendere pubblici i risultati di tutti i test sui farmaci .

Per alcuni genitori di ragazzi morti, il dibattito di lunedì è stato un’opportunità per mettere l’ industria del farmaco e l’ FDA di fronte alle proprie responsabilità.

Due genitori di Overland Park, hanno detto che il loro figlio di 13 anni si era suicidato 7 mesi prima, mentre assumeva Zoloft: “Perché non è stata detta la verità ai genitori?”.

Altri invece hanno sostenuto che gli antidepressivi hanno aiutato tante persone. Una Dottoressa aveva portato il figlio di 15 anni , in rappresentanza di tutti coloro ( la maggioranza, secondo lei), che avevano tratto beneficio dai farmaci. “Per favore, aiutatemi ad avere un futuro, non toglietemi la mia medicina!” aveva detto il ragazzo alla Commissione.

Già dal 1991, tre anni dopo che fu commercializzato il Prozac, si diceva che gli antidepressivi potevano portare alcuni pazienti al suicidio, ma le case farmaceutiche parlavano di aneddoti, senza alcuna base scientifica.

Lo scorso anno la GlaxoSmithkline annunciò che alcuni test avevano dimostrato un aumento di suicidi tra i bambinie gli adolescenti trattati con Paxil; tale annuncio fu seguito , dopo breve, dalla Wyeth, produttrice di Effexor. Improvvisamente gli aneddoti erano stati confermati dai trial clinici.

Il modo in cui gli antidepressivi possano condurre al suicidio, è tuttora soggetto di un acceso dibattito. Molte tra le persone intervenute al meeting, sostenevano che i farmaci avevano modificato la personalità dei loro amici o parenti. Una madre ricordava che la figlia di 21 anni, in trattamento con Paxil, in giugno si era gettata dal 24° piano di un palazzo a Manhattan:” Se non avesse preso il Paxil, ora sarebbe ancora viva!”

Il Dr. Temple suppone che le persone in trattamento si possano suicidare perché “si sentono meglio”: siccome la loro depressione migliora, essi trovano l’energia per mettere in atto i pensieri suicidi che la malattia aveva soppresso…

Dal NEW YORK TIMES del 14 Settembre 2004

(traduzione a cura di Maria Luisa Sponga)

dalla rassegna stampa di www.giulemanidaibambini.org