NO ! PAZZIA NOTIZIE

CONTROINFORMAZIONE : quel che i medici gli psichiatri le industrie farmaceutiche sanno ma non dicono:

Il rischio di morte per infarto di chi prende neurolettici [Haldol, Largactil, ecc. ecc.] in dosi mediobasse e con il cuore buono, è di più del doppio di chi non li prende !! , se poi ...

da MEDSCAPE [forse l'agenzia di notizie mediche più diffusa al mondo www.medscape.com] del 12/13/01 (13 dicembre 2001):

L'Uso di Antipsicotici Correlato ad un Aumento di Rischio di Morte per Crisi Cardiaca /(traduz. integrale in ital. del report in fondo)


Antipsychotic Use Tied to Increased Risk of Sudden Cardiac Death

NEW YORK (Reuters Health) Dec 13 - Patients treated with moderate doses of antipsychotics are at more than twice the risk for sudden cardiac death as nonusers of these medications, according to a report in the December issue of the Archives of General Psychiatry.

However, it is unclear whether this finding applies to the newer antipsychotic agents that were released after the introduction of risperidone in 1994.

Dr. Purushottam B. Thapa, from the University of Arkansas for Medical Sciences in Little Rock, and colleagues performed a retrospective cohort study of 481,744 subjects to determine the impact of antipsychotic use on sudden cardiac death risk.

The subjects were divided into four groups based on antipsychotic use. The groups included current moderate dose users (> 100-mg thioridazine equivalents), current low dose users, former users (use within the last year but not currently), and nonusers. Because the data were collected from 1988 to 1993, the subjects were not treated with the newer antipsychotic agents.

Nearly 1500 subjects experienced sudden cardiac death. Current moderate dose users were significantly more likely than nonusers to experience sudden cardiac death (p < 0.001), with a rate ratio of 2.39. The rate ratio in low-dose users and former users was 1.30 and 1.20, respectively.

The risk for sudden cardiac death was greatest among current moderate dose users with severe cardiovascular disease, the researchers note. These patients were 3.53 times more likely to experience sudden cardiac death than comparable nonusers (p < 0.001).

"There have been case reports linking antipsychotic use to sudden cardiac death, but no controlled epidemiologic studies had been done," Dr. Thapa told Reuters Health.

"The take-home message is that one needs to be particularly careful when prescribing antipsychotics to patients with a history of heart disease," Dr. Thapa said. "The effects appear to be dose-related so it is important to try to stabilize patients on the minimum effective dose."

Dr. Thapa noted that "the newer antipsychotic agents have a much better safety profile than the older agents." However, "these agents do prolong the QT interval so it is possible that they could also be linked to an increased risk of sudden cardiac death," he said. "Clearly, a possible association with the newer agents needs to be studied further."

Arch Gen Psychiatry 2001;58:1161-1170.


L'Uso di Antipsicotici Correlato ad un Aumento di Rischio di Morte per Crisi Cardiaca

NEW YORK (Reuters Salute) 13 dicembre 2001 - Pazienti trattati con dosi moderate di antipsicotici hanno un rischio più che doppio di morte per crisi cardiaca improvvisa, rispetto chi non usa tali medicazioni, secondo un report del numero di dicembre di Archives of General Psychiatry.

Comunque non è chiaro se questa scoperta si applica anche ai nuovi agenti antipsicotici rilasciati dopo l'introduzione del Risperidone, nel 1994.

Il Dott. Purushottam B. Thapa, della University of Arkansas for Medical Sciences in Little Rock, e colleghi, hanno effettuato uno studio retrospettivo a tappeto su 481.744 soggetti per determinare l'impatto dell'uso di antipsicotici in riguardo alla morte improvvisa per crisi cardiaca.

I soggetti sono stati divisi in quattro gruppi base a seconda dell'uso di antipsicotici. I gruppi sono: utenti di dosi mediobasse (ma più di 100 mg di thiorazina od equivalente), utenti di dosi basse, primi utenti (utenti solo l'ultimo anno ma non sempre), non utenti. Dal momento che si sono raccoti dati dal 1988 al 1993, i soggetti non sono stati trattati con i nuovi agenti antipsicotici.

Circa 1500 soggetti sono morti per crisi cardiaca. Gli utenti di dose mediobassa sono morti per crisi cardiaca con netta più frequenza (p<0,001) di non-utenti, un rapporto di 2,39 volte. Lo stesso rapporto per utenti a dose bassa è stato 1,30 e primi utenti 1,20.

Il rischio di morte per crisi cardiaca è stato, hanno evidenziato i ricercatori, più grande in utenti di dose mediobassa con gravi disturbi cardiovascolari. Questi pazienti sono morti per crisi cardiaca improvvisa 3,53 volte di più che comparabili non utenti.

"Sono stati riportati (in pubblicazioni scientifiche, ndt) nel passato casi colleganti gli antipsicotici alle morti per crisi cardiaca improvvisa, ma non c'era uno studio epimedicologico controllato (come questo, ndt)" ha detto il dott Thapa a Reuters Salute.

" Il messaggio di ATTENZIONE! che se ne deve trarre è che si deve stare molto attenti a prescrivere antipsicotici a pazienti con una storia medica di malattia di cuore" ha detto il dott.Thapa. "Gli effetti appaiono correlati alla dose, quindi è importante stabilizzare il paziente alla dose più bassa efficace possibile."

Il dott. Thapa ha notato che "i nuovi agenti antipsicotici hanno un profilo di sicurezza molto migliore dei vecchi". Però, "questi nuovi agenti prolungano l'intervallo QT perciò è pure possibile che anche essi siano correlati ad un aumento di rischio di morte per crisi cardiache", ha detto." Chiaramente la correlazione con i nuovi antipsicotici dovrà essere studiata ulteriormente".

Arch Gen Psychiatry 2001;58:1161-1170.