NO ! PAZZIA    - ORGANIZZAZIONE - AZIONI

ELETTROCHOC  CRIMINE  CONTRO  L' UMANITA'
BRAIN  SHOCK  CRIME  AGAINST  HUMANITY
ELETTROCHOC  CRIME  CONTRE  L' HUMANITE'
 

Non è più tempo di stare a discutere a tirare fuori
documenti e risultanze scientifiche contro l'elettrochoc.

L'elettrochoc e' ignoranza e sopraffazione di sedicenti medici e deliberato sadismo contro di noi,
grave calpestamento e danneggiamento di noi.

Ricorriamo alle corti internazionali !
Che siano chiamati alla sbarra :

Gli esecutori, i Direttori responsabili
- nei reparti ospedalieri,
I sostenitori,
- nelle Università, nei Governi, ... .

Che siano chiamati alla sbarra, per Crimini contro l'Umanità.
(oltre che alla sbarra vogliamo anche tutti i danni pagati !) -



NOTA BENE :  NO!PAZZIA   E'  ESCLUSIVAMENTE  E  SEMPRE  PER  MEZZI  E  METODI  DI  LOTTA  NON  VIOLENTI  !


A proposito dell'elettrochoc GIORGIO ANTONUCCI scrive in "Critica al giudizio psichiatrico", [Sensibili alle foglie, 1993; alle pag. 59-60]:
 

Vediamo come viene descritto l’elettrochoc in un testo classico da parte di un autore che ne sostiene l’utilità e il vantaggio per il paziente.

Scrive Edoardo Balduzzi (1962, p. 115)(*): 
Il brevissimo passaggio della corrente corrisponde a una brusca contrazione muscolare generalizzata (fase di "soprassalto" o spasmo elettrico); ad esso segue immediatamente o dopo qualche istante l’accesso epilettico vero e proprio, con la fase tonica, della durata di 10-20 secondi, cui fa seguito la fase clonica, preannuncìata da scosse bilaterali e simmetriche (prevalentemente adduttorie agli arti superiori, flessorie a quelli inferiori) che via via si fanno sempre più ampie, proporzionalmente alla diminuzione della frequenza. In questa fase (che dura 20-40 secondi) può avvenire l’emissione dì urine, dì sperma o, raramente, di feci. Cessata l’ultima scossa il paziente appare immobile, in stato di risoluzione muscolare completa, più o meno intensamente cianotico (corna elettrico). In questo momento bisogna sollevare rapidamente e con accortezza il paziente, applicandogli le mani dietro le spalle e dietro la nuca (non dunque tirandolo su per le braccia! Molte lussazioni e anche fratture dell’omero vengono procurate stolidamente così) per poi riadagiarlo sul cuscino, che deve essere situato in modo da comprendere il tratto spalle-nuca. Questa manovra facilita grandemente la ripresa della respirazione, la cui rapidità è per solito direttamente proporzionale alla cianosi del malato. Come è noto, alla fase inizialmente stertorosa (sostenere la mandibola!) fa seguito la progressiva normalizzazione del respiro, che viene raggiunta definitivamente in capo a qualche minuto.

Questo attentato all’integrità fisiologica dell’organismo si risolve per chi non muore in diminuzione di memoria e capacità di concentrazione, con grande compromissione di tutte le funzioni principali e con grave diminuzione del dominio di se stessi.
Scrive il poeta dei Salmi: Nella morte non c’è memoria.
Così un uomo ribelle lo si può uccidere o ridurre al silenzio o indebolire fortemente aprendogli buchi nella memoria.
Il dibattito sull’utilità dell’elettrochoc somiglia al dibattito sull’utilità della pena capitale in cui ci si chiede se la soppressione legale dell’individuo funziona o non funziona per mantenere costante e stabile l’ordine sociale costituito, fondato sull’ingiustizia, e tenuto insieme con gli strumenti della paura e con le tecniche del ricatto.

Balduzzi descrive anche la "tecnica dell’annichilimento" (p. 148 dell’opera citata): " La tecnica, che ha incontrato rapidamente fortuna (anéantissement per i francesi, regressive electroplexy per gli anglosassoni), viene realizzata mediante applicazioni quotidiane o pluriquotidiane di elettroshock sino al raggiungimento di un completo stato confusionale. Da notare che secondo Strawn l’efficacia sarebbe direttamente proporzionale alla rapidità con cui si perviene alla totale ottenebrazione psichica dei soggetti: di qui la necessità di applicazioni pluriquotidiane."

A volte i rapporti degli psichiatri si commentano da soli. 

(*): Edoardo Balduzzi: Le terapie di shock, Feltrinelli, Milano 1962



Già da tempo sostenitore di questa nostra - NO!PAZZIA- presa di posizione, cioè chiedere l'incriminazione per "delitti contro l'umanità" per chi è diretto responsabile dell'elettrochoc, è Lawrence Stevens, responsabile del sito web "The Antipsychiatric Coalition", vedi appunto   http://www.antipsychiatry.org/ect.htm

                                                                                              (1 luglio 2000)


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