recensione libro e altre notizie sui villaggi Camphill:

Nils Christie: Oltre la solitudine e le istituzioni - comunità per gente fuori norma - Elèuthera 2001, 142 pagine, 10,3 Eu

Il libro descrive la vita nei sei "villaggi Camphill" esistenti in Norvegia al 1990. Ha una prefazione aggiornata al 2001 per l'edizione italiana. L'autore Nils Christie è un noto criminologo libertario norvegese. Si tratta di piccoli villaggi - questi norvegesi di 30 - 50 persone ciascuno - in cui circa la metà della popolazione è formata da ritardati e disabili mentali (da ragazzi a vecchi), l'altra metà da volontari. Ma senza fare distinzioni nette, anzi secondo i principi steineriani vivendo/creando una comunità spirituale e sociale.

Riquadro : villaggi Camphill e Rudolf Steiner
Per i "villaggi Camphill" : da  http://www.camphill.org.uk/  traduciamo: lo scopo prioritario dei villaggi :
Il movimento Camphill, fondato nel 1940 in Inghilterra, esiste per creare comunità dove ragazzi vulnerabili e adulti, in particolare aventi disabilità non superabili tramite apprendimento, possono vivere apprendere e lavorare con altri in salutari relazioni sociali basate sul mutuo appoggio e rispetto. Camphill è ispirato a ideali cristiani quali articolati da Rudolf Steiner, ideali che riconoscono l'unicità spirituale di ogni essere umano, indipendentemente da differenze di razza religione o disabilità.

Attualmente ci sono oltre 90 villaggi Camphill sparsi in tutto il mondo (non ancora in Italia). Con parecchie diversità. Quelli norvegesi ci pare siano più degli altri rivolti-ospitanti anche adulti con problemi mentali ; ora questi norvegesi  sono passati dai sei descritti nel libro a sette, sparpagliati in tutto il territorio norvegese; per uno prossimo al circolo polare abbiamo trovato il sito web http://vallersund-gaard.com/

















lavoro agricolo in un villaggio Camphill inglese
(da www.camphill.org.uk/ )
Invece Rudolf Steiner è una agli occhi odierni strana figura ("teosofo") di filosofo spiritualista di inizio novecento, con un cristianesimo rivisitato, elementi della teoria della reincarnazione, talvolta ricerca misterica .. . Ma soprattutto agente con ampie iniziative e seguito come innovatore sociale culturale e artistico, in Austria Germania Svizzera ma non solo. Negli anni 1910 -1925 ebbe appunto una grossa risonanza e seguito, dando luogo a iniziative e associazioni molteplici rinnovando in teoria e in pratica le concezioni di allora in arte architettura oratoria spettacolo medicina agricoltura. Alcune associazioni e iniziative sono tuttore vive e vegete in tutto il mondo. (Per l'Italia vedi  http://www.rudolfsteiner.it/ ). Tra queste appunto i villaggi Camphill fondati da Karl Konig medico viennese trasfuga dal nazismo in Inghilterra, inizialmente per ragazzi gravemente handicappati. Ma segnaliamo anche le fattorie agricole biodinamiche, una medicina attenta al vivere all'ambiente al fare arte spettacolo del 'malato' considerato non solo ente biochimico ..., ... .
(Dal sito italiano http://www.rudolfsteiner.it/ copiamo e alleghiamo in fondo una breve descrizione dei suoi primi libri considerati fondamentali, per le sue successive esplicazioni e attività rimandiamo al sito detto e ai links internazionali contenuti ..)

Gaetano Malega ha segnalato nel forum questo libro traendone una convinzione di utopia realizzata o quasi :

" La comunita' si autogestisce. Al lavoro partecipano tutti.
non ci sono capi,ne' gerarchie. La gestione e' affidata a tutti.

Vige una filosofia che caratterizza questi villaggi: Si parte dal presupposto che la psicologia moderna e la psicoanalisi non siano in grado di comprendere e rispettare la vera natura dell'uomo.

"E' possibile",  scrive l'autore del saggio, " che i portatori di handicap
mentale immettano il germe della guarigione nella vita sociale.
Ecco perche' sono considerati indispensabili alla vita della comunita' ".
La " loro diversita' e' apprezzata e valutata dalla comunita'.
Nessuno e' considerato anormale e inutile, ne' oggetto dui cura.
non esistono psicologi, assitenti sociali, psichiatri.
Nei loro confronti non c'e' un atteggiamento pietistico. Lo scopo della comunita' e' di vivere insieme.
Scopo della vita in comune e' la valorizzazione degli individui e della loro diversita'.
Parole come paziente o terapia non esistono.
In questi villaggi non e' ammessa nessuna segregazione; i criteri di capacita' o normalita' non sono non sono causa ne' costituiscono motivo per dividere gli esseri umani.
La vita collettiva diventa la piu' grande risorsa ed energia per valorizzare le diversita' senza per questo istituzionalizzare le disaguaglianze sociali.
La comunita' non annichilisce l'individuo, ma lo esalta' e lo espande attraverso l'incontro con altre singolarita' e diversita'..
Le diversita' non vengono mortificate, ma esaltate.
In queste comunita' non ci sono preti, ne' chiese, ma solo una casa comune e persone che leggono libri che stimolano riflessioni spirituali.
Queste comunita' non sono istituazioni totali perche' non ci sono ruoli ben definiti, ne' specailisti.
Naturalmente ci sono fallimenti, conflitti,contraddizioni,ma vengono affrontati dalla comunita' con tenacia.
Le persone sono libere di andarsene quando vogliono. I rapporti con le altre citta' sono liberi e aperti.la comunita' non e' un ghetto. "

Però va notato che questi villaggi sono economicamente possibili perché lo stato norvegese fornisce la maggior parte dei fondi, sia direttamente, che tramite stipendi a personale (ma la qualifica professionale non vale come struttura di potere e decisione in questi villaggi), che tramite pensioni di invalidità dei membri: il tutto o quasi è appunto messo "in un cappello unico" secondo la tradizione comunitaria qui riattualizzata; la comunità gestisce il cumulo autonomamente con frequenti assemblee periodiche tutti considerati pari.
Il lavoro fornisce solo una parte del necessario.

Ogni villaggio ha più case alcune abitazioni altre per lavoro più talvolta una per riunioni spettacoli. Nelle case abitazione quasi sempre ognuno ha una propria stanza, 'normali' e 'con problemi' (è regola non tener in conto ruoli e storie precedenti e attuali) a fianco a fianco indistinti; ma si mangia insieme e ci sono dei 'genitori' della casa per provvedimenti ed emergenze.

Questi villaggi sono rurali. Un tentativo di fare qualcosa di simile in una periferia di grande città, specie di casa famiglia ma steineriana e con molti lavoranti nella città, 
non è riuscito in Norvegia: molto facile andare ad ubriacarsi nei bar 'normali' aperti tutta la notte con i soldi guadagnati !
Invece nei villaggi la vita è molto sobria.
Anche la televisione sia pubblica che in camera è proibita, per decisione unanime delle assemblee!

Ci sono riunioni settimanali o più, non solo organizzative ma culturali: conferenze, letture di libri (di Steiner o bibbia prevalentemente)
, prove e rappresentazioni teatrali, .. .

Comunque questi villaggi non sono concepiti e non sono
"luoghi di cura" a soggiorno temporaneo, per 'guarigione' poi ritorno a casa - come per fare un paragone molte 'comunità' per tossicodipendenti o per "malati mentali" nostrane -, ma un posto e una vita altra che spesso è per sempre, cambiando però spesso villaggio e conoscenti, cioè con frequenti scambi di villaggio nel gruppo dei sei villaggi Camphill norvegesi ma anche altri all'estero.

Però molto evidentemente l'autore del libro è innamorato di tali villaggi Camphill norvegesi. Uno scetticismo prudente vorrebbe che questi villaggi siano visitati e descritti da un pò più scettici. La 'comunità' per tossicodipendenti Muccioli insegna che quel che è descritto rose e fiori all'esterno è tutt'altra cosa se vissuta all'interno .. ! ugualmente la maggior parte delle 'comunità terapeutiche' per 'malati mentali' italiane si sono rivelate luoghi di non piccola psicofarmizzazione perpetua con sostanze attutenti e disabilitanti spacciate per "cure". Così ci appaiono anche molte 'imprese sociali' con 'utenti' dei servizi di salute mentale: entusiasticamente descritte, ma .. .
In proposito in questo libro è detto che nei villaggi Camphill si guarda male ai farmaci, ma quanto si guarda male non è specificato - nemmeno nei siti web citati se ne parla o no l'abbiamo visto .. ! e noi utenti/exutenti/sopravvissuti siamo diventati a causa dei fatti piuttosto scettici e pessimisti delle belle descrizione e delle parole fornite dai 'sani' ..!

Ad ogni modo ci pare senz'altro che questi villaggi siano un notevole passo avanti rispetto le situazioni esistenti in Italia, tutte subalterne al rigido controllo psichiatrico e al profitto. In Italia di villaggi Camphill ancora non ce ne sono, per quanto qualcosa di simile ma non un villaggio sta facendo Giuseppe Bucalo ( bucalo@tao.it ) con la sua "Casa di Hilde" in Sicilia. Con gli attuali chiari di luna di restrizione generale del sostegno al welfare in italia, per ora sarà difficile vederne, nonostante esistano strutture steineriane in italia ...
[abbiamo inviato copia di questo file al sito web steineriano italiano sopradetto, .. non si sa mai si riuscisse ad attivare villaggi Campihill anche da noi !]


Appendice : primi libri di Rudolf Steiner:

[da http://www.rudolfsteiner.it/  :] Durante la prima fase di sviluppo dell'antroposofia ,1902-1909, Rudolf Steiner operò, quasi esclusivamente, con la parola e con la penna.
Da principio la sua attività di conferenziere si svolse soprattutto a Berlino.
In seguito fu invitato, sempre più frequentemente, a parlare in altre città della Germania ed anche all'estero.
È questo il periodo in cui vedono la luce le principali opere steineriane:

Il primo libro fu: «Teosofia». In quest'opera, apparsa nel 1904, Steiner compie il primo tentativo di descrivere la natura soprasensibile dell'uomo e i suoi legami col mondo dello spirito. L'autore non vi fa altro appello al lettore se non quello di servirsi della propria cosciente facoltà di percezione e di esercitare il proprio pensiero libero da pregiudizi.
Un esempio particolare della sua maniera di esporre le cose ci viene dato nella seconda parte del libro dove Steiner percorre pazientemente con il lettore, passo per passo, ardui nessi di pensieri e lo porta ad ammettere, almeno come possibile, una grande prospettiva: che lo spirito umano ha bisogno per la sua stessa evoluzione di ripetute vite terrene, e che porta con sé, in ogni incarnazione, i frutti delle vite precedenti.
Innanzitutto Rudolf Steiner espone le idee della «reincarnazione» dello spirito e del «karma» (cioè legge del destino) come possibili a comprendersi, poi accenna all'indagine spirituale che gli ha fornito prove innegabili della loro real

Nell'altro libro successivo: «Come si consegue la conoscenza dei mondi superiori» viene descritto, con la massima precisione ed efficacia, il metodo con cui si possono raggiungere i medesimi risultati da lui conseguiti nel corso della sua vita. Ma quel libro dà molto di più che una simile relazione.
Nelle scuole misteriosofiche dell'antichità, i principi dello sviluppo spirituale venivano comunicati oralmente dal maestro ai discepoli, che erano poco numerosi e scelti con cura. Tale consuetudine fu mantenuta per molto tempo anche dopo l'era antica.
Rudolf Steiner si assunse la responsabilità di rendere finalmente pubblico ciò che era stato così lungamente «occulto».
Si rivolge pertanto a tutti gli uomini.
«In ogni uomo sono latenti quelle facoltà che possono portare alla conoscenza dei mondi superiori». Importante notare che le comunicazioni fatte in questo libro hanno mantenuto il tono di consigli intimi, di suggerimenti personali. Alla fine del libro possiamo leggere: «Si consideri questo libro come un colloquio tra l'autore e il lettore». Il «colloquio» si appella alla libera capacità di discernimento dell'uomo e sostituisce le antiche forme di istruzione orale che tenevano il discepolo subordinato al maestro («Guru»).

Terzo libro: «...Ia mia "Scienza occulta" è, per cosi dire, un compendio di quanto, fino ad allora, aveva trovato espressione nel movimento antroposofico.»
Steiner descriverà cosi, molti anni dopo, come egli avesse riunito in questa vasta opera il contenuto di molti scritti e conferenze. Al fine di prevenire malintesi sia detto espressamente che il titolo del libro non indica una scienza in qualche maniera «occulta» poiché una simile «scienza» non sarebbe più occuIta dopo una sua pubblicazione. Quell'aggettivo fu necessario a Steiner in quanto egli si propose di esporre fatti che, in generale, rimangono «occulti», nascosti, ai sensi ordinari.
Il capitolo più lungo, che e anche quello più importante, rappresenta un tentativo di descrivere l'evoluzione del mondo tale come essa si presenta ad una coscienza che ha superato i limiti dello spazio e del tempo. Alla luce delle ricerche spirituali, Rudolf Steiner chiarisce epoche ed avvenimenti su cui l'astronomia, la geologia, la biologia e la storia ordinaria sono comunemente ridotte ad enunciare delle ipotesi. Steiner non prescinde affatto dai dati raccolti dagli scienziati &endash;che egli profondamente rispetta&endash; né a quei dati si oppone con arbitrarie contraddizioni.
Il suo esclusivo proposito fu quello di approfondire la comprensione della terra e dell'uomo, dimostrando come essi siano stati originati da un cosmo divino spirituale.
Con la «Scienza occulta» il pensiero antroposofico fu esposto ormai nei suoi tratti essenziali.

Cicli di conferenze sui Vangeli: Appartengono ancora a questo periodo i cicli di conferenze dedicate ai Vangeli; cicli che occupano un posto centrale nella vasta opera di Rudolf Steiner. Quelle conferenze furono tenute per insistente sollecitazione di numerosi membri della società teosofica tedesca, cui stava molto a cuore il cristianesimo.
In modo convincente Steiner mostra come i Vangeli non volessero esporre una biografia nel senso comune della parola. Egli fece vedere che in essi il Cristo viene descritto come un essere divino, che dopo aver vissuto nel corpo di Gesù di Nazareth, dal battesimo del Giordano fino alla morte sul Golgota, impresse all'evoluzione non solo dell'umanità, ma della terra e del cosmo intero un nuovo grandioso impulso. Da allora una potente forza spirituale-cosmica agisce dalla terra, ed egli, il Risorto, è per sempre unito alla sfera terrestre. («... io sarò con voi tutti i giorni...»). Rudolf Steiner fa inoltre vedere che i Vangeli solo apparentemente espongono le opere del Cristo come fatti che hanno avuto luogo sul piano terrestre; in realtà essi additano eventi che furono naturali e soprannaturali nello stesso tempo. Con questo fu gettata una nuova luce su molti «miracoli» (come, ad esempio, la moltiplicazione dei pani e dei pesci). Per molti che hanno perduto la fede nella Bibbia e negli insegnamenti tradizionali della Chiesa, Steiner, con le sue conferenze sui Vangeli, ha aperto la via verso una nuova esperienza del Cristo. Rudolf Steiner aveva anche sperato di rinnovare il movimento teosofico svegliando quella vera comprensione del cristianesimo mancata sino allora.
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Da questo momento in poi si amplia l'attività di Steiner .. vedi questi e altri brani in http://www.rudolfsteiner.it/ ....
...in particolare..  si crea, 1909, una "società antroposofica" ..  . Il pensiero e l'azione del movimento steineriano si esplicano in
molteplici i
niziative e attività, quali arte e architettura  e teatro-rappresentazione (anche costruzione 1913  del "Goetheanum" a Dornach -svizzera) , pedagogia e scuoleper ragazzi e giovani, medicina, agricoltura biodinamica, .. proposte politiche (anni della guerra e subito dopo , ma con poco seguito).. . Muore prematuramente nel 1924.