NO ! PAZZIA ALTERNATIVE

La "Casa del Fuggitivo di Berlino" (Weglaufhaus - Runaway House - di Berlino) è una casa - ricovero non psichiatrico per emergenze "fuori di testa" gestito dall'antipsichiatria di Berlino - questo è la relazione - aggiornamento presentato da Sabine Dick al Congresso Antipsichiatrico di Piacenza organizzato dal Gruppo Antipsichiatrico di Piacenza (vedi in www.antipsichiatria.it) nella primavera del 2004

(per la relazione principale 2002 vedi qui tradotta in italiano: Iris Holling : La Casa del Fuggitivo di Berlino - Berlin Runaway Runaway House); il sito ufficiale della Runaway House - Weglaufhaus, dove si può trovare altro vario materiale, è a http://www.weglaufhaus.de/index.htm

(traduz di Anusca Mantovani)


Come premessa un breve curriculum sulla relatrice

La Sig.ra Sabine Dick ha 31 anni, studia sociologia e antropologia oltre ad approfondire l'inglese e dall'aprile del 2002 fa parte del personale della Runaway House alias Casa del Fuggitivo. Le sue mansioni spaziano dalle pubbliche relazioni, all’organizzazione dei team, all’inserimento di nuovi assistenti e alla rappresentanza del Consiglio che fa capo all'Associazione per la protezione contro la violenza psichiatrica che a sua volta dirige la Runaway House. Ha partecipato all'organizzazione del FilmForum e nel luglio 2004 rappresenterà la Casa del Fuggitivo alla conferenza della rete europea e mondiale degli utenti, ex-utenti e sopravvissuti alla psichiatria che si terrà in Danimarca.


Traduzione (dal tedesco) dell'intervento :
Sabine Dick :

Innanzitutto vi descriverò brevemente la Casa del Fuggitivo nonché le strutture ed i progetti ad essa correlati e successivamente vi parlerò dei fondamenti sui quali si basa la nostra assistenza antipsichiatrica e più dettagliatamente vi parlerò della pratica del being-with cioè dello stare psicologicamente e moralmente vicino agli ospiti costituendo per loro una presenza amica. Infine, servendomi di esempi, mi soffermerò sulle potenzialità della reciproca auto-assistenza fra gli ospiti stessi.

Breve descrizione della Casa del Fuggitivo ovvero Runaway House

La Casa del Fuggitivo, con sede nella Villa Stöckle, è un centro antipsichiatrico e non-psichiatrico, autogestito, nel quale gli ex-utenti o i sopravvissuti alla psichiatria, senza fissa dimora, possono trovare un rifugio ed un'alternativa alla psichiatria in periodi di crisi. Il loro soggiorno è finanziato sulla base di una retta giornaliera di € 113 erogata dall'ente federale per gli Affari Sociali ai sensi dell'art. 72 della legge sull'assistenza sociale in particolari situazioni. La nostra casa è ancora l'unica di questo genere in Germania.

Si tratta di una vecchia casa con giardino all'estremo nord della città di Berlino e all'interno di un ricco quartiere periferico ubicato in prossimità della campagna. Questa casa offre alloggio ad un massimo di 13 ospiti per un determinato periodo di tempo, fino ad un massimo di 6 mesi, ma la maggior parte dei soggiorni ha una durata più breve. Oltre alle 8 singole ed alle restanti doppie per gli ospiti nonché ai due uffici per il personale ci sono diversi locali comuni, quali la cucina, la sala TV, il soggiorno, la sala da pranzo, l'angolo musica, la palestra e la stanza, così detta, dello sfogo psicologico.

La Runaway House ha trovato collocazione nella Villa Stökle otto anni fa, dopo molti anni di battaglie, ed attualmente vanta un numero di più di 700 ex-ospiti che si sono avvalsi di questa opportunità, alcuni più di una volta.

Le strutture ed i progetti

L'organizzazione che gestisce la Runaway House, ovvero l'Associazione per la protezione contro la violenza psichiatrica, è composta da sopravvissuti alla psichiatria e da altre persone favorevoli all'antipsichiatria. Sono ormai più di due anni che l'associazione gestisce un nuovo progetto denominato Support.

Support si occupa di assistere dal punto di vista antipsichiatrico e non psichiatrico singoli individui e precisamente in base ai principi ed all'esperienza della Casa del Fuggitivo, assolvendo funzioni di assistenza post-soggiorno nel momento in cui gli ospiti lasciano la Casa.

Nel novembre 2003 è stato dato vita al FilmForum. Si tratta di proiezioni alle quali possono liberamente assistere gli ospiti, gli ex-ospiti, il personale, gli amici della Casa del Fuggitivo e gli utenti del progetto Support. Lo scopo è quello di creare uno spazio, non strutturato gerarchicamente, dal quale si può trarre aiuto, senza per questo nulla dover dare, guardando insieme dei film e discutendo su temi quali la normalità / la non normalità, le malattie psichiatriche ecc…

Scopo del FilmForum è anche quello di stabilire il primo contatto.

I team, il personale

I team della Casa del Fuggitivo e del progetto Support non sono gerarchicamente strutturati, anzi sono autonomi ed autogestiti. Quest'anno abbiamo costituito un consiglio formato da rappresentanti dei team che si riunisce una volta al mese. Per la Casa del Fuggitivo i team si riuniscono invece una volta alla settimana mentre per il progetto Support una volta al mese. L'associazione tiene le sue sedute una volta al mese e rappresenta la maggiore autorità nell'ambito delle nostre strutture.

Il personale della Casa del Fuggitivo è costituito per la metà da ex-utenti o sopravvissuti alla psichiatria. Tutti i membri del personale sono passati attraverso periodi di crisi sui quali hanno avuto la possibilità di riflettere e ponderare. Anche nel team di Support ci sono ex-utenti e sopravvissuti alla psichiatria.

È sottinteso che tutti i componenti del personale devono essere favorevoli all'antipsichiatria, il che significa:

Il personale della Casa del Fuggitivo è costituito da 16 collaboratori permanenti e da quattro interni dalle differenti qualifiche che operano comportandosi e atteggiandosi come nella vita normale, senza artifizi o sovrastrutture.

Fondamenti dell'assistenza antipsichiatrica alla Runaway House

Per atteggiamento antipsichiatrico si intende:

Servizi particolari predisposti nella Runaway House

Intervento nella crisi e being-with ('essere con') ovvero assistenza psicologica e morale nella Casa del Fuggitivo


Il concetto dell'assistenza psicologica e morale, del far compagnia, della presenza amica è stato tratto dalla Soteria. Il being-with si può intendere alla lettera come un semplice "esserci", ma in senso traslato si può intendere come accompagnare, guidare e fare un pezzo di strada assieme. Vi spiegherò quindi il significato di questo concetto considerandolo nell'ottica della Runaway House ed indicando principi ed esempi. Tuttavia l'elenco che farò non è completo ed ha un valore puramente indicativo.

Per being-with ('essere con') si intende:

In pratica non esiste uno schema prestabilito. L'intervento in caso di crisi e il being-with assumono forme diverse e molteplici. La crisi non è programmata e non si verifica in un modo specifico o prevedibile. Nella Runaway House il personale è pronto per fornire assistenza a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Di solito gli ospiti della Runaway House hanno alle loro spalle un lungo viaggio da un ospedale psichiatrico all'altro e da un istituto psichiatrico all'altro, seguito spesso dalla condizione di persone "senza fissa dimora". Dopo il loro arrivo è quindi molto importante per queste persone trovare una requie e sentirsi gradatamente "a casa". Il non vivere più le condizioni di miseria e di senza tetto e di supposti "malati mentali" ed il fatto di aver trovato un rifugio e di essere trattato come una persona "normale" costituisce un grande sollievo per gli ospiti.

Molti di loro hanno perso l'abilità di prendersi cura di se stessi sotto molti punti di vista. Molti di loro necessitano di assistenza nel programmare la giornata, nell'affrontare i meccanismi della burocrazia e i loro tutori, nel vivere in comunità insieme agli altri, nell'igiene personale, nel nutrirsi, nel fare le pulizia e così via.

La focalizzazione sulla quotidianità della vita e sull'autosufficienza della comunità li fa sentire responsabili e li induce all'autodeterminazione in modo molto diretto. Tutto questo aiuta a rifarsi (più o meno) completamente carico della propria vita dopo i molti anni trascorsi in istituti psichiatrici.

Inoltre questa focalizzazione sulla quotidianità è importante per la stabilizzazione psicologica degli ospiti.

Come intendere il being-with ( l''essere con') in pratica

Per il personale significa:

Per gli ospiti potrebbe essere:

Inoltre è:

Assicurare

ed inoltre being-with è mettere nero su bianco in un contrattino che "se mi viene voglia di fare dell'antilesionismo o di suicidarmi prometto di andare prima dagli assistenti e di parlarne con loro".

La compilazione e la discussione del modulo intitolato "Come gestire potenziali crisi nella Runaway House" istituzionalizza l'intervento in caso di crisi e il being-with nell'ambito della Runaway House stessa. Agli ospiti viene richiesto di compilare questo modulo all'inizio del loro soggiorno. L'attenzione è posta su domande quali: "Qual è stata la causa delle crisi passate? Che cosa è accaduto e qual è stata la reazione? Che cosa vi ha procurato del bene e che cosa del male?"

Anche se non si riesce a compilare il modulo per iscritto si instaura tuttavia un dialogo sulle crisi passate. Il riflettere sull'origine delle crisi e su ciò che ha aiutato o non aiutato, le istruzioni su come gestire e contrastare un certo atteggiamento, quello che può succedere e quello che ci si può aspettare, serve al personale come direttiva.

Un ulteriore effetto che si raggiunge è che molti ospiti riescono a schiarirsi le idee. Per la maggior parte del tempo siamo a stretto contatto con gli ospiti in una clima di fiducia.

A molti di loro non è mai stato chiesto prima quali siano state le crisi avute e le loro cause.

Bisogna dire che il rifletterne e il parlarne rende le crisi passate, attuali e forse future più facili da comprendere e superare e possibilmente prevenire.

A questo proposito ritengo che il verificarsi di una crisi presso la Casa del Fuggitivo possa essere più sostenibile che in un istituto psichiatrico.

Quello che frequentemente accade nel colloquio che precede l'ammissione è che i futuri ospiti cercano di raccontare tutta la loro vita in un colpo solo e qualche volta è difficile limitare questi colloqui alle sole informazioni che ci servono in quel momento ed è altresì difficile calmarli dicendo loro che durante il soggiorno ci sarà sufficiente tempo per parlare di tutto quello, con gli assistenti e gli altri ospiti.

Auto-assistenza reciproca fra gli ospiti

A mio parere la pazienza, la tolleranza e normali atteggiamenti di accettazione in presenza di comportamenti insoliti da parte di alcuni residenti è spesso sorprendente. La maggior parte delle volte i residenti mostrano di possedere queste doti in dose massiccia in caso appunto di comportamenti anomali, inusuali o pazzerelli. La comunità della casa è molto viva, naturale e umana.

Accade dunque che non si reclami se uno di loro corre su e giù per le scale tutto il giorno ridendo e parlando da solo. Evitano accuratamente, girandogli intorno, uno che sta impalato nel mezzo della cucina.

Si mostrano comprensivi, parlano e confortano una donna che urla ed impreca per giorni, settimane e mesi senza posa, ripetendo e ripetendo sempre le stesse frasi, roteando su se stessa e ricordando le violenze, le torture e le umiliazioni subite in passato. Le portano da mangiare, da bere, da fumare e la fanno persino ballare. Le prendono la mano, le parlano e ascoltano insieme un po' di musica.

Ciò nonostante dopo alcuni mesi ci furono, in questo caso particolare, dei reclami. Non la sopportavano più. Al suo soggiorno è stato posto termine sebbene tutti sentissero che era una cosa terribile, per non dire un fallimento. Alcuni ospiti e residenti le fanno visita in ospedale, incoraggiandola e restando in contatto con lei.

Alcuni ospiti informano gli assistenti se vedono che qualcuno sta tanto male da aver bisogno di più assistenza e di più attenzione.

Si aiutano e si supportano l'un l'altro parlando, comprendendo, trascorrendo il tempo in compagnia e raccontandosi a vicenda le loro storie personali.

A volte i conflitti e le lotte tra gli ospiti hanno il sopravvento. In questi casi è a discrezione dello staff intervenire e mediare. Questi conflitti sono spesso originati dal frigorifero vuoto, dalla cucina sporca, dai rumori e dalle urla durante la notte e dai pochi soldi rimasti per la spesa al supermercato.

Nella Runaway House vigono poche regole e infrangerle può significare la cessazione del soggiorno. Minacciare o usare violenza, introdurre droga o violare in modo grave le regole della casa sono le cause principali. In simili situazioni può essere di aiuto mettere gli ospiti di fronte a questa eventualità.

Il più delle volte il soggiorno è così importante per loro che la prospettiva di essere cacciati e tornare sulla strada o di ritrovarsi in reparto li fa calmare e osservare queste poche regole.

Potrei continuare a descrivere casi concreti allo scopo di addivenire ad un metodo per gestire i momenti di crisi. Dipende da assistente e assistente e da ospite e ospite. La cosa più importante è stare in contatto, un contatto non necessariamente solo verbale. Il momento in cui il contatto si è completamente perso e l'ospite non può più essere raggiunto è sempre molto pericoloso.

C'è un'ultima cosa che desidero sottolineare e cioè il raccontarsi le proprie personali storie a livello psichiatrico e il reciproco sostegno che ne deriva.

Gli ospiti si ritrovano insieme e discutono su quello che hanno subito durante la degenza e come sono stati trattati. Questo crea la sensazione comune di non essere soli ed il solo fatto che la metà del personale è riuscito ad uscire da questo circolo vizioso è incoraggiante e serve come esempio.

Il fatto di essere capaci di parlare apertamente delle proprie esperienze e sofferenze, passate o presenti, l'assenza di paura nel rifiutare e nel non assumere gli psicofarmaci e/o nel mostrare comportamenti inusuali risulta essere un sollievo ed aiuta, a lungo andare, a stabilizzarsi psicologicamente.

Nel caso di ospiti che prolungano il soggiorno previsto accade anche che si allaccino delle amicizie ed addirittura delle relazioni affettuose. Dopo il soggiorno alcuni ospiti condividono lo stesso appartamento e si aiutano l'un l'altro nella vita quotidiana. Alcuni permettono ad altri ex-ospiti di abitare presso di loro per qualche tempo nel caso questi ultimi non abbiano ancora trovato un'adeguata sistemazione. Se qualcuno di loro ricade nella rete della psichiatria lo vanno a trovare.

Per concludere ricordo che la vita all'interno della Runaway House non è poi sempre così armoniosa come sembrerebbe in questo mio intervento. Porta all'esaurimento, sia gli assistenti che, a volte, gli ospiti stessi. Qualche volta c'è un gran vociare, qualche volta c'è sporcizia tutt'intorno e qualche volta sembra proprio di stare in una gabbia di matti. A volte è perfino pericoloso.

Ma rimane sempre un'opportunità ed insieme una sfida.