NO!PAZZIA -- LEGGI E GIUDIZI
(1 dic 2006)Sentenza della Corte Suprema dell'Alaska contro il costringere pazienti mentali a prendere psicofarmaci
|Nota di No!Pazzia | | Relazione dell'avvocato proponente il ricorso con stralci della sentenza | | notizia giornalistica | | un commento, sulla mailing-list europea enusp, che minimizza l'ampiezza della sentenza | | risposta dell'avvocato sulla stessa mailing-list |
Con una importante sentenza la Corte Suprema dell'Alaska (l'Alaska è uno degli stati Usa) si è pronunciata contro la somministrazione forzata di psicofarmaci a pazienti psichiatrici. Nettamente contro se la situazione non è di assoluta emergenza. E questa volta la motivazione non è tanto e non solo la privazione del diritto individuale, della libera scelta personale, quanto del danno medico, alla salute fisica e psicologica, provocato dal farmaco, dai suoi 'effetti collaterali' immediati e dagli effetti medici negativi per somministrazione di lungo termine. Al bivio tra obbligo ai farmaci contro ricadute nella malattia e danni provocati dagli stessi, la sentenza stabilisce che il paziente ha il diritto di scegliere "nel suo miglior interesse". La legge Usa in proposito non è uguale a quella italiana, è peggiore; in Italia si è obbligati per legge (la legge 180-833 detta 'di Basaglia') ai farmaci solo durante il Trattamento Sanitario Obbligatorio (Tso), in struttura ospedaliera, non a casa; per pochissime settimane di fatto, dato che il Tso deve legalmente essere rinnovato ogni settimana motivandolo; mentre negli Usa in molti Stati è passata - o è in via di approvazione - una legge che obbliga ai farmaci anche a casa, anche per anni.
Ma di fatto la situazione in Italia ed in Usa è quasi identica, dato la diffusissima prassi, quasi regola, degli psichiatri italiani di fare una forte anzi fortissima pressione a consigliare costringere i pazienti psichiatrici a prendere a casa psicofarmaci per anni ed anni. Anche in Italia è normale consuetudine di pressoché tutti gli psichiatri consigliare - ma è di fatto un costringere - a prendere psicofarmaci a pressoché tutti i pazienti mentali fino alla morte. E' di fatto un costringere dato i fortissimi mezzi di pressione messi in campo: diffusissime menzogne a noi e ai familiari sulla necessità dei farmaci, richiesta ai familiari di controllare che si prendano i farmaci, piccole sovvenzioni monetarie altrimenti non date, attestati per pensione altrimenti non dati, .., minaccia di nuovo Tso. Soprattutto quest'ultima minaccia continuamente ripetuta è la spada di Damocle che toglie a moltissimi di noi ogni tranquillità, ci toglie la tranquillità molto più che non faccia la supposta e mai comprovata 'malattia mentale'. Gli psichiatri tutt'altro che hanno attenzioni per noi, tutt'altro che ci curano, sono solo secondini mascherati che ora usano la camicia di forza farmacologica per anni ed anni per 'contenerci', pavidi vigliacchi paurosi di retrocessioni burocratiche caso mai commettessimo qualche, raro, fattaccio .. . Di fatto anche se non legalmente, le due situazioni italiana ed Usa risultano nella realtà per le 'cure' fornite - stessi farmaci, stesse dosi, stessi tempi eterni - praticamente identiche
(a meno che il paziente non ricorra, in Italia, ad un passabile avvocato).
Questa sentenza può risultare un buon appiglio per tale avvocato, anche in Italia.
ALLIANCE FOR HUMAN RESEARCH PROTECTION (AHRP) Promoting Openness, Full Disclosure, and Accountability http://www.ahrp.org/cms/ FYI In a historic and precedent-setting decision, the Alaska Supreme Court affirmed that the forced administration of psychotropic drugs to patients is unconstitutional!!! The decision restores personal rights to patients in psychiatric facilities and opens the way for overturning fifty-two illegitimate state statutes sanctioning forced psychotropic drugging. "In keeping with most state courts that have addressed the issue, we hold that, in the absence of emergency, a court may not authorize the state to administer psychotropic drugs to a non-consenting mental patient unless the court determines that the medication is in the best interests of the patient and that no less intrusive alternative treatment is available." The court's thoughtful, clear and informed ruling took into account both the constitutional right to personal freedom and privacy: "To place these arguments in perspective, we must begin by considering Alaska's statutory provisions governing treatment of mental patients." However, the Court also took note of these drugs' profound adverse effects--effects that are not in patients' best interest. Psychotropic drugs "affect the mind, behavior, intellectual functions, perception, moods, and emotions" and are known to cause a number of potentially devastating side effects. [M]ost common . . . are the temporary, muscular side effects (extra-pyramidal symptoms) which disappear when the drug is terminated; dystonic reactions (muscle spasms, especially in the eyes, neck, face, and arms; irregular flexing, writhing or grimacing movements; protrusion of the tongue); [and] akathesia (inability to stay still, restlessness, agitation) . . . Additionally, there are numerous other non muscular effects, including drowsiness, weakness, weight gain, dizziness, fainting, low blood pressure, dry mouth, blurred vision, loss of sexual desire, frigidity, apathy, depression, constipation, diarrhea, and changes in the blood.] Tardive dyskinesia involves "slow, rhythmical, repetitive, involuntary movements of the mouth, lips, and tongue"; it is permanent, and its symptoms cannot currently be treated. Thus, the Court decision requires mental health professionals not only to obtain informed consent but to justify the recommended treatment and fully disclose all aspects of the proposed treatment in relation to the patient's best interest based on personal history, condition, and choice: CONCLUSION Because the superior court did not determine Myers's best interest before authorizing psychotropic medications, we VACATE its involuntary treatment order. Although no further proceedings are needed here because Myers's case is now technically moot, we hold that in future non-emergency cases a court may not permit a treatment facility to administer psychotropic drugs unless the court makes findings that comply with all applicable statutory requirements and, in addition, expressly finds by clear and convincing evidence that the proposed treatment is in the patient's best interests and that no less intrusive alternative is available." See full 36 page referenced decision at: ***FREEDOMS FOR ALL, IN TIME FOR THE 4th.*** The court found st1:place w:st="on">Alaska's forced psychiatric drugging regime to be unconstitutional when the state forces someone to take psychiatric medications without proving it to be in their best interests or when there are less restrictive alternatives. While he acknowledged that some people find psychiatric drugs helpful, Gottstein said he pursued this case because, in addition to the drugs' serious physical health risks, he is concerned about the rights of those who find them both unhelpful and intolerable. He continued, "For people who want to try non-drug approaches, the research is very clear that many will have much better long-term outcomes, including complete recovery after being diagnosed with serious mental illness. This decision restores the rights of those people to pursue that potential." The Court's Decision also makes specific mention that Alaska Statutes require the hospital to honor a patient's previously expressed desires regarding psychiatric medications. Detailed background about The Law Project for Psychiatric Rights, a non-profit organization, is available on the PsychRights web site: Please donate generously. Our work is fueled with |
ALLIANCE FOR HUMAN RESEARCH PROTECTION (AHRP) [Lega per la protezione della ricerca umana] Promuove l' essere Aperti, un completo Ricercare, e Serietà http://www.ahrp.org/cms/ DIFFONDERE LIBERAMENTE In una storica sentenza che costituisce un precedente legale, >la Corte Suprema dell’Alaska ha dichiarato incostituzionale la somministrazione forzata di farmaci psicotropi !!! Questa sentenza restituisce i diritti personali ai pazienti psichiatrici e apre la strada per rovesciare gli statuti dei cinquantadue stati [i 52 singoli stati Usa, ndt.] che hanno resa legittima l’assunzione forzata di farmaci. “In contrasto con gran parte delle Corti statali che hanno affrontato la questione, noi sosteniamo che in assenza di pericolo immediato un tribunale non può autorizzare la somministrazione forzata di farmaci ad un paziente psichiatrico non consenziente a meno che la Corte determini che il medicinale è somministrato nel miglior interesse del paziente e non ci sia la possibilità di cure alternative meno invasive.” La sentenza della Corte, ponderata, chiara e informata, ha tenuto conto sia del diritto costituzionale alla libertà che del diritto personale privato: “ Per mettere questi argomenti nella giusta prospettiva, dobbiamo prima di tutto tener presenti le Disposizioni statutarie dell’Alaska che governano il trattamento dei pazienti psichiatrici.” Ma dopo di ciò la Corte ha preso in considerazione i profondi effetti negativi di queste medicine -- che non sono nel miglior interesse del paziente. Gli psicofarmaci “influenzano la mente, il comportamento, le funzioni intellettuali, la percezione, l’umore e le emozioni”, ed è noto che causano numerosi effetti collaterali potenzialmente devastanti. Ci sono inoltre altri effetti di natura non muscolare, quali sonnolenza, debolezza, aumento di peso, senso di svenimento, stordimento, abbassamento della pressione del sangue, secchezza delle fauci, visione sfocata, calo del desiderio sessuale, frigidità sessuale, apatia, costipazione, diarrea e cambiamenti nel sangue. Il Tribunale ha annotato che "la probabilità (che tali farmaci causeranno) almeno alcuni effetti collaterali temporanei è indiscutibile" e che "molti hanno fatto osservare che questi farmaci possono causare con grave danno - sindrome di Parkinson e discinesia tardiva." Il morbo di Parkinson consiste in: "rigidità muscolare, tremori, volto senza espressione, eccessiva salivazione, rallentamento dei movimenti, andatura strascinata, e moti involontari delle mani." La Discinesia Tardiva comporta “lenti, ritmici e involontari movimenti della bocca, delle labbra e della lingua”; questi sintomi sono cronici e allo stato attuale non sono curabili. Effetti collaterali a parte, la natura realmente intrusiva dei farmaci psicotropi può essere meglio compresa considerando che tali farmaci sono finalizzati proprio ad alterare le funzioni mentali. A questo riguardo, riconoscendo tale scopo, molti stati hanno paragonato considerandola uguale l’intrusività dei farmaci psicotropi con quella della psico-chirurgia e della terapia elettroconvulsiva”. La Corte ha preso nota che la legge dell’Alaska riconosce e distingue una precisa classe di farmaci chiamati “medicinali psicotropi”. La Corte però riconosce come un fatto tacito che i loro seri effetti collaterali negativi legittimano un rifiuto da parte del paziente. Pertanto la sentenza di questa Corte prescrive che i professionisti della salute mentale si interessino non solo di ottenere il consenso informato ma di giustificare prima il trattamento consigliato e dipanare ogni aspetto della cura proposta in relazione al miglior interesse del paziente, basandosi sulla sua storia personale, sulla sua condizione e sulla sua scelte: “Allo scopo di rendere possibile la decisione informata, la legge prescrive alla struttura medica di dare ai pazienti alcune informazioni concernenti la loro situazione e la necessità del trattamento, in particolare informazione circa: "Poiché i farmaci psicotropi possono avere profondi e duraturi effetti indesiderati sul corpo e sulla mente del paziente, noi ora riteniamo che la legge dell’Alaska che consente il trattamento forzato con psicofarmaci è in contrasto con gli interessi fondamentali di libertà e scelta personale." CONCLUSIONE. “Noi concludiamo che le garanzie costituzionali dell’Alaska di libertà e diritto personale, richiedano che sia emesso una deliberazione giudiziale indipendente circa il miglior interesse di un paziente non competente, prima che una corte di grado superiore possa autorizzare un servizio come l’API a trattare il malato con farmaci psicotropi. Poiché tale corte superiore non ha stabilito il miglior interesse di Myers prima di autorizzare le cure psicotropiche, noi annulliamo l’ordine della sua cura forzata. Benché non siano necessari ulteriori chiarimenti dato che il caso Mayers è ora così archiviato, noi sosteniamo che per i futuri casi non di emergenza una corte non possa permettere che una clinica obblighi la assunzione di psicofarmaci, a meno che la corte non effettui controlli, che ci si attenga a tutti i regolamenti vigenti ed, in più, sia chiaro ed evidente che la cura proposta sia nel miglior interesse del paziente e che una alternativa meno invadente non sia disponibile.” Puoi trovare l’intera sentenza (circa 36 pagine) al sito: http://psychrights.org/States/Alaska/CaseOne/MyersOpinion.pdf Il querelante, Faith Myers, che è stato trattato con cure coercitive dall’API, aveva ricusato la costituzionalità della pratica, di modo che altri non dovessero affrontare simili maltrattamenti. Ci congratulianmo con il suo avvocato Jim Gottestein per la sua magnifica difesa dei diritti civili e umani e della dignità personale degli individui che si trovano a confrontarsi con abusi psichiatrici istituzionali. Faith Myers e Jim Gottstein hanno guadagnato un posto nella storia degli annali dei diritti civili. Contatto: Vera Hassner Sharav Per un Rilascio immediato. 30-giugno 2006-11-05 *** FREEDOMS FOR ALL, IN TIME FOR THE 4th.** La Corte Suprema dell’Alaska Colpisce i Trattamenti Sanitari Psichiatrici Obbligatori. In una clamorosa affermazione delle libertà personali e collettive, la Suprema Corte dell’Alaska ha rilasciato oggi la sua decisione, attesa così a lungo di Myers contro l’API (Istituto psichiatrico dell’Alaska). La corte ha riscontrato che il regime della assunzione forzata di psicofarmaci è incostituzionale quando lo Stato forza qualcuno ad assumere tali medicine senza aver dimostrato che ciò sia nel suo miglior interesse o che non esistano alternative meno dannose. Faith Myers l’appellante di questo caso ha reagito a questa sentenza dicendo: "Questa sentenza rende utili a tutti le sofferenze che ho patito." L’avvocato di Myers, Jim Gottestein ha detto: "Nel richiedere delle alternative meno intrusive alla somministrazione forzata di farmaci psichiatrici, questa decisione ha la potenzialità di cambiare l’aspetto delle attuali pratiche psichiatriche migliorando drasticamente la vita delle persone che ora si trovano all’estremità sbagliata di un ago ipodermico." Mentre egli ha riconosciuto che alcuni possono trovare utili gli psicofarmaci, Gottestein ha aggiunto che ha patrocinato questa causa perché, oltre ai seri rischi per la salute dovuti agli psicofarmaci, egli è interessato ai diritti di chi trova tali farmaci dannosi e inaccettabili. Egli ha aggiunto: “Per pazienti che vogliono un approccio non-farmacologico la ricerca dice chiaramente che molti potranno ottenere un risultato a lungo termine molto migliore, inclusa la completa guarigione, nonostante sia stata loro diagnosticata una grave malattia mentale. Questa sentenza restituisce i diritti a quelle persone che vogliono esplorare questa possibilità “. La Suprema Corte dell’Alaska ha annotato la preoccupazione del tribunale circa il fatto che la legge non permette di prendere in considerazione il problema della necessità di farmaci anche se “Un utile dibattito sulla sicurezza e l’efficacia del trattamento proposto esiste già nella comunità medico- psichiatrica.” La sentenza della Corte suprema fa anche esplicita menzione del fatto che la giurisdizione dell’Alaska richiede che l’ospedale rispetti il volere espresso dal paziente prima del ricovero a riguardo dei psicofarmaci [Una specie di “Testamento Psichiatrico, accettato in Alaska, ndt]. La sentenza integrale può essere scaricata su Internet ciccando sul link: http://psychrights.org/States/Alaska/CaseOne/MyersOpinion.pdf Notizie dettagliate circa “The Law Project for Psychiatric Rights”, una organizzazione senza scopo di lucro, si possono ottenere dal sito web: # # # 907 274-7686 James B. (Jim) Gottstein, Esq. <http://psychrights.org/> Psych Rights R Diritti dei malati psichiatrici Il “Progetto Legale per i Diritti Psichiatrici” [The Law Project for Psychiatric Rights] è una società legale di pubblico interesse dedicata alla difesa delle persone che si trovano di fronte all’orrore delle cure psichiatriche senza garanzie. Abbiamo ulteriori informazioni riguardo la vera natura di queste droghe e su come i tribunali vengano tratti in inganno quando impongono trattamenti sanitari obbligatori o assoggettano ad altri interventi dannosi contro il loro volere. Ulteriori informazioni su questo possono ottenersi dal nostro sito web. |
[ndt: enusp@topica.com è la mailing list dell'associazione europea ENUSP (ex-)Utenti e Sopravvissuti alla psichiatria - www.enusp.org ] From: glben@tiscali.es XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX Alaska Supreme Court Strikes Down Forced
Here in Alaska, I have every intention of making it very meaningful by keeping their feet to the fire. That is why the /Myers /case is just one in a series of planned cases designed to help bring about meaningful change in Alaska's mental illness system as well as around the United States. Perhaps the same principles can work in Germany and the rest of the EU, but the detailswill be different. One thing I suspect is the same is where I have estimated that at most 10% of involuntary commitments actually meet statutory and constitutional requirements and that no forced drugging meets constitutional requirements (because they can not be proven to be in the person's best interest). Unless people's rights are honored, the legal standards are meaningless. To me that part of the problem--where the legal system is broken--is that the lawyers assigned to represent psychiatric defendants violate their obligation to zealously represent their clients. We already have an appeal on this issue pending before the Alaska Supreme Court. /See/, Again, while the specifics are different in Germany and the rest of the EU, it seems like the basic principles apply. |
Da: glben@tiscali.es Non sono tanto ottimista per questa notizia. Essi trovano sempre qualche eccezione come: ‘’Un emergenza’’ o ‘’Nell’interesse del paziente’’, che sarà utilizzata dagli psichiatri ( per esempio usando una ‘’diagnosi di rischio di suicidio ’’, e tutte quelle parole diventeranno inutili)(questa è la mia esperienza personale in Spagna). XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX La Corte Suprema dell’Alaska Colpisce i Trattamenti sanitari psichiatrici obbligatori Jim Gottstein mi ha risposto alla domanda di glben@tiscali.es <mailto:glben@tiscali.es> e mi ha chiesto di inoltrare questa e-mail qui sotto, inizia con ‘’Grazie Peter’’ Cordiali saluti Peter -------- Original-Nachricht -------- Se potessi aggiungere questa risposta nella tua lista te ne sarei grato. Quello che dici naturalmente è corretto, però il caso Myers può essere ancora importante. La chiave è usare le sentenze come questa di Myers. Da sola non cambierà molto se non praticamente nulla. Qui in Alaska ho intenzione di farla diventare significativa tenendoli sulle spine. Ho detto e scritto che il problema più importante è di come di fatto i diritti umani vengano abitualmente violati. E’ a questo proposito che il caso Myers è importante quale uno di tutta una serie di casi da incorniciare per facilitare un cambiamento significativo nel sistema di cura delle malattie mentali in Alaska ma anche negli interi Stati Uniti. Forse potrebbe funzionare anche in Germania e nel resto d’Europa. Sospetto che ci sia una cosa che non cambia: ho stimato che al massimo solo il 10 per cento dei ricoveri forzati attuali siano in accordo con le leggi statali e costituzionali, ma che in corrispondenza ad essi non lo siano le cure farmacologiche forzate (infatti non può essere provato che siano nel miglior interesse della persona). Se i diritti umani non sono rispettati le tradizionali procedure legali sono senza senso. Secondo me il nodo di dove sia sbagliato il sistema di difesa legale consiste nel fatto che gli avvocati che sono assegnati per rappresentare gli assistiti psichiatrici violano l’obbligo di farlo impeccabilmente. Abbiamo presentato un altro appello riguardo questo argomento alla Corte Suprema dell’Alaska./Vedi/ http://psychrights.org/States/Alaska/CaseFour.htm Ho scritto un articolo in cui discuto del ruolo della difesa legale finalizzata a cambiare il sistema della salute mentale negli Stati Uniti. http://psychrights.org/Education/Alternatives05/RoleofLitigation.pdf Infine, mentre ci sono delle specificità in Germania e nel resto d’Europa, sembra che i principi basilari siano gli stessi. |
(traduzione di Adriano, Paola, Sandro)
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No!Pazzia - Leggi - 1 dic 2006
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