ELECTROCONVULSIVE THERAPY (ECT)
Submitted by natale on Mar, 2009-03-24 00:40

Note introduttive all'articolo

L'articolo, originariamente, doveva essere composto dai link (ove, per chi conosce l'inglese, c'è materiale in abbondanza) e da una quindicina di righe scritte da me come presentazione dell'articolo vero e proprio (i link). Poi, come un bacio tira l'altro, una riga tirava l'altra e sono venute fuori tutte quelle che vedrete. Come un bacio tira l'altro, però non so se l'articolo è venuto al bacio...
Consiglio a tutti gli interessati di aprire e guardare tutti i link. Ognuno di essi l'ho riportato per delle motivate ragioni. Ad esempio, due video, oltre che per le scene, sono interessanti ed efficaci per i modi in cui viene pronunciato "elettroshock".
Gli psichiatrizzati e gli antipsichiatri non dovrebbero perdersene nemmeno uno. E per stimolarvi in ciò, vi dico che da uno dei link si accede al clips di un interessante film colombiano di recente uscita (che non penso arriverà in Italia). Guardate che fanno ad una persona in psichiatria.
Segnalo poi una manifestazione in Canada perché, chissà, magari c'è qualche persona che ha tempo, voglia e il denaro occorrente per andarci.
La manifestazione è contro l'elettroshock su madri e nonne, perché è su queste per la maggiore che viene praticato. La protesta verrà fatta nel giorno della festa della mamma, come due anni or sono.
Magari si può pensare di organizzare qualcosa di similare qui in Italia. Ritengo molto bella l'idea e l'iniziativa dell'associazione canadese, che organizza per la festa della mamma un'importante protesta in difesa di madri e nonne.
Vi chiedo infine, nel caso inoltriate o facciate uso dell'articolo, di riferire la fonte (link e mio nome e cognome).
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ELECTROCONVULSIVE THERAPY (ECT)

ECT, Electroconvulsive Therapy; in italiano, TEC, Terapia Elettroconvulsivante.
Terapia.
Ma la terapia è qualcosa che dovrebbe far bene, che dovrebbe aiutare, e non mi pare sia affatto così nel caso dell'elettroshock (lo chiamo elettroshock perché si chiamava così e, soprattutto, perché io chiamo le cose col loro nome; quella che arriva al cervello è una scarica elettrica che procura uno shock, per cui, elettroshock, senza cambiarne il nome, come hanno fatto gli psichiatri, che hanno abbellito la locuzione mettendo terapia e togliendo l'elemento scomodo e reale dello shock).
Terapia. Gli psichiatri si sono appropriati del termine e lo usano impropriamente e a sproposito. Ma dicono terapia, e, come si suol dire, basta la parola.
Che poi i fatti siano altri, tutt'altri, che siano diametralmente opposti e stiano agli antipodi della parola, punto conta.
Difatti, conta il nome, basta la parola.

Nel primo video segnalato (alla fine dell'articolo ci sono dei link), ci sono immagini crude e impressionanti. Sono immagini del passato, ma non fatevi ingannare da ciò. Anche se ora l'elettroshock viene inflitto in maniera diversa, la realtà è poco dissimile da quella di una volta, gli effetti sono poco dissimili. Questo lo si capirà, almeno spero, da ciò che dirò.

Una volta l'elettroshock veniva fatto a carne viva. Oggi viene fatto sotto anestesia e con la somministrazione di farmaci miorilassanti. Su queste ultime due cose, oltre che sui presunti e inesistenti benefici, si basano tantissimo gli psichiatri che perpetrano l'elettroshock e che ne sono fautori e propugnatori.
Costoro dicono che con l'anestesia e i miorilassanti i problemi che c'erano una volta, adesso non ci sono più.
Bisogna però specificare a cosa si riferiscono. Infatti, è vero che certe cose non succedono più. Ma certe cose, non tutte. Infatti ce ne sono altre che a causa dell'elettroshock accadono lo stesso, e sono anche quelle più importanti.

Che cosa evitano l'anestesia e i miorilassanti? In breve, evitano che la persona senta, in quel momento, dolore e che ci siano le convulsioni, convulsioni che portavano a ossa rotte, spine dorsali spezzate, lingue morse e a volte mozzate, denti che si rompevano (per denti e lingua mettono qualcosa in bocca), ecc.

Intanto, voglio dire che quelli che chiamano miorilassanti, sono farmaci paralizzanti. Difatti, solo qualcosa che paralizzi muscoli e persona può impedire quel genere di convulsioni procurate dall'elettroshock, paralizzanti che bloccano la persona come se fosse legata e immobilizzata (paralizzata) con fasce, cinghie e corde.
E il fatto che una persona si trovi paralizzata, non è per niente bello, oltre al fatto che i farmaci, per fare l'effetto che fanno, sono molto potenti e quindi è sicuro che danneggiano l'organismo.
Ci sono anche da evidenziare dei particolari importanti. Non ci sono ossa slogate e spezzate e non ci sono muscoli stirati e strappati, però, e proprio perché ci sono i paralizzanti, i muscoli subiscono una fortissima tensione. Quella grande energia che in passato scuoteva l'intero corpo di una persona, ora mette sotto grande tensione i muscoli sfibrandoli e collassandoli, come se una persona avesse compiuto chissà quale grandissimi sforzi. Difatti le persone, dopo l'elettroshock, sono sfinite, fiaccate, spossate.

Poi, voglio dire che se non si facesse l'elettroshock, non ci sarebbe bisogno di paralizzanti per evitare i danni di cui si è detto.

Infine, entro nel vivo.
L'anestetico e i miorilassanti evitano determinati danni. Quelli che invece riporta il cervello, non li evita niente. Questi ci sono come c'erano prima, e sono danni gravissimi, estesi e profondi (vasi sanguigni che si rompono, danneggiamento della barriera emato-encefalica, ecc.). Per una descrizione dettagliata, si veda il libro "L'inganno psichiatrico" (pagine 82 e seguenti), scaricabile da qui: http://www.oism.info/download/inganno_psichiatrico.zip
Per altro, riguardo ai danni riportati dal cervello, nel libro l'autore si limita a descrivere questi e non parla delle dannose conseguenze fisiche e psichiche scaturenti dagli insulti ricevuti dal cervello. Ad esempio, la rottura di vasi sanguigni può causare dei forti, continui e feroci mal di testa che mai si erano avuti (cosa che, giorno per giorno e per più volte al giorno, ogni volta è successa a me per mesi a causa delle somministrazioni coatte di psicofarmaci che mi iniettavano dopo che mi legavano mani e piedi al letto con fascette alle caviglie e ai polsi, mal di testa fortissimi e feroci che tante volte mi hanno messo in ginocchio gemente per il dolore) e altri danni possono causare deterioramento intellettivo o cognitivo.

La corrente è sempre quella, e il cervello è sempre lo stesso. Da quando si faceva l'elettroshock senza anestesia ad oggi, il cervello non ha avuto né cambiamenti sostanziali né cambiamenti strutturali né mutamenti morfologici. Questi cambiamenti e mutamenti, con conseguenti effetti dannosi e irreversibili, li procura l'elettroshock.

Non si deve far fare agli psichiatri solo il discorso su dolori e ossa spezzate, gli si deve anche porre davanti le cose principali e più importanti. Anzi, non si dovrebbe nemmeno far parlare gli psichiatri su ciò che prevengono con anestetico e miorilassanti perché questo è l'espediente e l'escamotage per evitare il discorso sui danni riportati dal cervello, per incentrare il discorso su cose "secondarie" e spostare l'attenzione su queste, per cambiare l'oggetto della discussione.
Certo, se si parla di ossa che non si rompono più, hanno ragione gli psichiatri, non c'è niente da dire, non c'è neanche bisogno di parlarne. Ma il punto è proprio questo. È così, è assodato che sia così: ma allora perché ne parlano? Evitino di farlo, no? Nessuno gliel'ha contestato, e quindi non c'è necessità di controbattere. Il problema, su ciò, non sussiste, per cui, che non lo creino, che non lo tirino fuori, che non ne parlino. Gli psichiatri parlano come se stessero rispondendo a delle critiche mossegli in tal senso, ma non è vero. Rispondono ad una domanda che non gli hanno posto. Ogni volta che parlano di elettroshock, tirano fuori anestesia e farmaci miorilassanti, come se il problema e la gravità fosse quella suddetta, come se risolvendo questa non ci fosse problema alcuno, che tutto potrebbe andare liscio ma che sono i pregiudizi delle persone, l'ignoranza della gente e i luoghi comuni che impediscono loro di fare questa terapia curapersone e salvavita.
Il punto è che loro evitano completamente e appositamente il discorso sui danni riportati dal cervello, cercando di far intendere che non ce ne sono o che anestetico e miorilassanti li prevengono.
Quindi non c'è problema alcuno per loro, e aspettano a braccia aperte che gli si consenta di fare a piene mani elettroshock su elettroshock.
A tal uopo, è stata costituita l'Aitec, Associazione Italiana per la Terapia Elettroconvulsivante (http://www.terapiaelettroconvulsiva.it/), con la promozione anche di una petizione per l'installazione di centri per la TEC. Mi raccomando, precipitatevi a sottoscrivere.

Il cervello è l'organo più delicato del nostro corpo. È delicatissimo. Basta un niente per farlo sballare, e poco più per non farlo più funzionare bene. Normalmente, la situazione si ripristina (pensate, ad esempio, a qualche bicchiere di vino in più). Rimane tuttavia il fatto che anche per meno dell'esempio che ho riportato, il cervello ne risente (per paragone, ecc., e con le dovute trasposizioni, pensate a della polvere o a un moscerino che entra in un occhio).
Essendo il cervello l'organo più delicato, lo stesso insulto si rivela più dannoso per il cervello che per qualsiasi altro organo e parte del corpo (sempre per trasposizione, ecc., pensate a dell'alcol su un dito e su un occhio).

Ora, il fatto che chi subisce l'elettroshock sia sotto anestesia e paralizzato, e che perciò in quei momenti non sente niente, non significa proprio nulla. L'effetto devastante della botta di elettricità che arriva al cervello è sempre quella. Per questo aspetto, che ci siano miorilassanti e anestesia oppure no, è completamente ininfluente.
L'anestesia serve a prevenire i dolori del momento, ma non può far nulla per contrastare i danni al cervello.
Guardate le immagini delle persone sottoposte ad elettroshock, guardate che effetto che fa la corrente sulle persone.
E c'è un bel da dire.
Difatti, le convulsioni e gli spasmi che si vedono, sono gli effetti sul corpo, su braccia, mani e tronco, e sono effetti "secondari" e indiretti, nel senso che provengono dal cervello e dallo stato di totale sballottamento in cui esso viene a trovarsi. Se il corpo si scuote in quel modo, immaginate quale convulsioni ci sono nel cervello, quali centrifughe. Se si spezzavano ossa e si perdevano denti, immaginate cosa si spezzava e si spezza nel cervello, come viene bruciato e annientato, come i neuroni vengono fulminati.
Immaginate quali gravissimi danni riporta il cervello e la persona.
E i danni non solo solo quelli più frequenti, e fortemente invalidanti, delle amnesie e delle alterazioni cognitive. Ci può essere, e spesso c'è, un grande scadimento e impoverimento di tutte le funzioni, sia psichiche che fisiche. A volte, anche la perdita totale di funzioni e capacità; ad esempio, l'importantissima, fondamentale e vitale capacità di saper organizzare e gestire, anche solo mentalmente, se stessi e la propria vita.

A meno che non mi si vuol far credere che anestetici e miorilassanti fanno sì che non si creino danni.
Ma è come cercare di farmi credere che un vigoroso colpo di legno in testa non procura danni perché ci sono anestetici e miorilassanti. Uno non sente, in quel momento, la botta, non sente, in quel momento, il dolore, ma i danni vengono arrecati, eccome se vengono arrecati. E quando si sveglierà, la persona, purtroppo, se li porterà sempre con sé, anche se non se ne accorge, anche se pensa di essere come prima, anche se gli dicono che non ha subito danni, anche se gli dicono che ha tratto benefici, anche se gli dicono che sta bene, anche se gli dicono che è migliorato.
Ma non è per niente così. I danni ci sono, eccome se ci sono.
Solo una persona ignorante in materia e ottusa, può non credere a quello che dico e rigettarlo, così come solo degli imbroglioni in malafede negano per il loro tornaconto la palese evidenza dei fatti.
E se negano e circuiscono, non solo dimostrano che non hanno altro da dire, ma non possono minimamente essere creduti e presi sul serio da chi ha un minimo di erudizione al riguardo e/o da chi ha una mentalità aperta e libera.

Ogni botta, dalla più lieve a quella più forte, che si riceve nella testa e in faccia, procura, a seconda dell'intensità, la morte di migliaia o milioni di neuroni. Ogni volta che un giocatore dà un colpo di testa al pallone, migliaia di neuroni muoiono. I colpi di testa al pallone possono considerarsi lievi, e anche se una persona gioca per 30 anni al pallone, non subisce danni (il numero di neuroni è così elevato da far risultare ininfluente la quantità di neuroni che periscono in seguito ai colpi al pallone). Diversa è già la situazione dei pugili. Prendono un sacco di pugni, che fanno morire molti più neuroni dei colpi al pallone, e la maggior parte di loro alla fine divengono suonati per tutti i colpi presi. Questo non lo fanno sapere alle persone (per evitare che non vedano di buon occhio gli organizzatori degli incontri e per evitare che protestino e chiedano che non si svolgano più incontri) e non lo dicono ai pugili, specie ai giovani e agli esordienti, per non farli scappare. Non combatterebbe più nessuno (Fate il mutatis mutandis. Organizzatori= psichiatri. Incontri= elettroshock. Pugili= psichiatrizzati).
Lo stordimento più o meno grande che si ha anche quando si riceve uno schiaffo sul viso, è dovuto allo shock causato dalla morte di neuroni. Più ne muoiono alla botta, più storditi si è. Poi si recupera e passa. Non si rimane storditi per il dolore. Se così fosse, anche una botta al braccio, allo stomaco o alle gambe stordirebbe. Invece si rimane storditi solo dalle botte ricevute sulla faccia e in testa. Ci sono sì altri fattori da considerare, come, ad esempio, il senso dell'equilibrio situato all'interno dell'orecchio. Però le altre cose contribuiscono allo stordimento in misura minima rispetto alla morte dei neuroni; più che altro causano altre cose, come l'ondeggiare quando si sballa il senso dell'equilibrio. Quella strana e spiacevole sensazione che si prova quando si riceve un forte schiaffo sulla faccia, viene causato dallo shock che si subisce, dallo shock per morte di neuroni. Per quanto piccola rispetto alla porzione totale, avviene pur sempre una morte di neuroni nel cervello, ed è ovvio che questa morte procuri shock e stordimento. Anche il ronzio, che perdura a volte anche per più minuti, che si sente in testa dopo aver preso il forte schiaffo, è dovuto alla morte da neuroni, allo shock da morte, al fatto che il cervello si è sballottato. Chi ha preso schiaffi o pugni in faccia, sa di che stordimento e ronzio parlo.
Lo sapevate che dopo un incontro un pugile deve riposarsi per qualche mese prima di essere di nuovo in forma, e potere quindi affrontare un altro incontro? Ma come, così stanco per quattro pugni in faccia? Sì, e sono certo che avete capito perché, così come sono certo che avete capito perché mi sono prolungato a parlare di queste cose.
Tante volte ho sentito dire in modo allarmato a delle madri "Fermo, non picchiarlo in testa che diventa scemo!". Oppure a genitori maneschi "Sì, lo picchio, ma non in testa, prima che diventa scemo". Anche le persone non istruite sanno certe cose, e se ne preoccupano, e anche le persone manesche sono "coscienziose" su questa cosa.
Che differenza con "gli scienziati umanitari che dispensano senza fine benessere su benessere".

In uno dei link segnalati, ho riportato dell'equivalenza dell'energia di 3 pallottole.
L'energia di tre pallottole: ci si rende conto di che botta arriva al cervello? L'elettroshock procura i danni che procura l'energia di 3 pallottole. E anche se qui si parla di energia, e non di proiettili che di fatto si conficcano nel cervello, voglio ugualmente dire una cosa. Infatti, ciò che è da considerare, è la forza d'urto, l'onda d'urto dell'energia posseduta dai proiettili. Con una pallottola nel cervello si muore. Sì, si può morire anche con un pugno, ma permane sempre una certa differenza. Si può morire anche investiti da una bicicletta. Ma il fatto che una bicicletta può causare la morte di una persona, non cancella e non annulla l'enorme differenza fra l'impatto di una bicicletta e l'impatto di un treno. Una cosa è una scarica di pugni in faccia e ben altra cosa è l'impatto col treno dell'elettroshock. La scarica di pugni in faccia è atto grave, riprovevole e barbaro: l'elettroshock lo è molto di più. Ed è pure grandemente criminoso.

Schiaffi, colpi al pallone, pugili, botte in testa, energia di pallottole. Avete elementi in abbondanza per farvi un'idea della catastrofe neuronale procurata dall'elettroshock.

Anche se per vie e modalità d'azione diverse da quella dell'elettroshock, anche gli psicofarmaci hanno un effetto terribile sul cervello, anche gli psicofarmaci lo lobotomizzano distruggendo neuroni.
Per cui, qualsiasi intervento psichiatrico distrugge il cervello, e spesso rende le persone perennemente inette, incapaci e inebetite.

Il punto è che gli psichiatri, da sempre, compiono esperimenti sul cervello delle altre persone, e pare che il loro unico scopo sia quello di procurare appositamente danni per vedere che succede e procurare danni per scoprire i modi migliori per danneggiare il cervello, per distruggere e annientare degli esseri e le loro vite.
Spacciano poi questi danni come cura e nel contempo addossano alla inventata e inesistente malattia mentale di essere causa dei danni che lor signori psichiatri combinano.
Ovunque si legga di psichiatria, si noterà non solo quali carneficine ha commesso ma ancor più noterà che le cose più dannose che sono state scoperte o inventate in psichiatria, sono dagli psichiatri considerate pietre miliari e glorificate come tali. Senza necessità di nominarle tutte o in ordine di apparizione, la lobotomia, il coma insulinico, l'elettroshock, gli psicofarmaci, sono considerate le grandi conquiste, le cose che hanno permesso il grande balzo in avanti e il salto di qualità.
Non c'è né ritegno e né vergogna.
Ma il tutto rimane ugualmente schifoso e rivoltante.
Inevitabilmente, mi sovviene quando Pier Paolo Pasolini scrisse che si doveva buttare giù tutta la merda che il clericofascismo aveva consacrato.
In altri campi, si fa in maniera diversa. Ad esempio, parlando del progresso, si cita, non so, la scoperta del fuoco e della ruota. Così di solito si descrive la storia di una qualsiasi cosa, elevando i fattori e gli eventi più significativi ed importanti, quelli che veramente hanno generato un miglioramento.
Gli psichiatri non fanno ciò: non lo possono fare.
Non lo possono fare e non gli interessa farlo: per loro va più che bene per come è stato ed è. E gli sta più che bene perché hanno sempre raggiunto e continuano a giungere agli obiettivi che si sono da sempre prefissati: la demolizione di cervelli ed esseri umani.
Essendo la psichiatria la storia di efferati crimini contro l'umanità, non si può far altro che descrivere questi. Essendo la psichiatria composta, ora come in passato, da sadici, aguzzini e carnefici, questi non possono far altro che perpetrare crimini contro esseri umani, non possono far altro che parlare dei loro bestiali crimini, descrivendoli però come aiuto alle persone bisognose.
Per cui, lo voglio ridire, non solo non possono far altro che elencare i loro crimini e quelli commessi dalla psichiatria, ma conseguentemente elevano e consacrano le pratiche più barbare e le persone che con le loro scoperte gli hanno fornito i mezzi per meglio martoriare e demolire le persone e i loro cervelli.
Leggere la storia della psichiatria, procura piacere, appagamento, godimento e entusiasmo solo ai sadici, agli aguzzini e ai carnefici. Solo un sadico e un aguzzino si entusiasma leggendo di barbare torture medievali.
La storia della psichiatria è storia di boia scritta e valorizzata da boia e accettata e apprezzata da boia. Praticata da boia.

E nonostante io conosca a menadito certe dinamiche e certi modi di pensare, rimango lo stesso parecchio incredulo e stupito ogni volta che vedo e che so della sfarzosità e della prosopopea con la quale viene fatto un congresso psichiatrico, dal modo in cui tutti pendono dalle loro labbra, dagli articoli altisonanti sui quotidiani, dal solluchero provato da chi come spettatore ha partecipato all'evento e del modo in cui ne parla, del modo in cui si sente partecipe dei grandi discorsi uditi e dal grandioso e valoroso operato della psichiatria.
Fanno tutto in grande stile.
È stupefacente, ma è ciò che accade: sadici, aguzzini e boia glorificati, portati in trionfo, riempiti di soldi, di plausi, di tributi, di consensi e di tanto altro ancora.

La situazione attualmente è sempre più preoccupante. Dopo l'AITEC e la petizione per l'elettroshock, sono venuti a raffica delle Proposte Di Legge, l'ultima delle quali dell'esimio Guzzanti (a meno che non ne abbiano fatte altre; certe cose crescono come i funghi: da che non ce ne sono, all'improvviso, quando il periodo è buono, vengono fuori in gross(olan)e quantità), per modificare la legge 180/833, che se vengono approvate, comporterà, fra le altre cose, che un Trattamento Sanitario Obbligatorio passerà da una settimana a sei mesi. Per arrivare a sei mesi, bisogna di volta in volta rinnovarlo, ed è sicuro che il rinnovo ci sarà fino ai sei mesi. Per giunta, non più due psichiatri come ora ma solo uno può farlo, e persino senza più autorizzazione del sindaco. TSOP, Trattamento Sanitario Obbligatori Prolungato. E il TSOP non è l'unica novità, non è l'unico ritorno nel greve passato e nei manicomi che non sono mai stati chiusi.
E se qui tutte le associazioni, centri sociali, gruppi, collettivi, attiviste/i, ecc., ecc., ecc., non si danno da fare, se tutto il popolo non si dà da fare, mi sa che in un solo colpo passeranno sia la Proposta di Legge che l'apertura dei centri di elettroshock (E di elettrostock e di elettrostoccaggio. Sì, stock e stoccaggio, perché noi psichiatrizzati veniamo considerati mera merce, scarti, e non solo dagli psichiatri). E quasi certamente, alla chetichella, senza che nessuno sappia niente, facendoci avere notizia a cose fatte, magari in modo concreto e fattuale, quando qualcuno, magari perché ha gridato contro un funzionario, si ritroverà incarcerato per sei mesi e capirà che quella che era proposta, è divenuta Legge (Io ho saputo a 32 anni dell'esistenza del TSO, quando cioè l'hanno fatto a me. Sapete, uno ci rimane un po' maluccio quando vuole andare via e si sente rispondere che non può farlo. E ogni volta i 7 giorni pare che non passavano mai. Figuratevi sei mesi, peraltro anche questi rinnovabili. Forse magari c'è qualcuno che vuole personalmente provare che significa stare per parecchio tempo in un covo psichiatrico senza potersene andare, subendo magari una bella serie di elettroshock).
Se passano queste cose, la situazione peggiorerà di molto, mentre invece deve di molto migliorare rispetto all'attuale, di questo attuale ugualmente greve.
Per cui, diamoci tutti e tutte una bella smossa!
Forza, smuoviamole queste acque!
No all'elettroshock!
No ai trattamenti coercitivi!
No a leggi che peggiorano le già pessime attuali situazioni!
Via la psichiatria dalla vita di tutti!

Natale Adornetto - Psicologo psico/logorato da psichiatri e psichiatre

Link dell'articolo: http://senza-futuro.blogspot.com/2009/03/electroconvulsive-therapy-ect-e...

http://www.youtube.com/watch?v=DVPqgacQq3I

http://www.youtube.com/watch?v=h1_uCV5mPQU&feature=related

Qualcuno volò sul nido del cuculo (mix; bellissimo): http://www.youtube.com/watch?v=akghGl6Q2nQ&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=k1H_sGJHi_w&feature=related

Testimony that one shock treatment would lift a pound weight 148 feet!: http://www.youtube.com/watch?v=_941-DZRSgk

Testimony that one shock treatment is equivalent to the energy of dropping a 2.2 pound weight on your head from a five story building: http://www.youtube.com/watch?v=bCWFodgx2Tk

Testimony that one shock treatment is equivalent to the energy of three pistol bullets (equivalente all'energia di tre pallottole di pistola...): http://www.youtube.com/watch?v=D97ABkhk9wY

http://www.youtube.com/watch?v=dLU1eRh9FUM&feature=related

http://endofshock.com/


NO!PAZZIA
www.nopazzia.it
6 aprile 2009