NO!PAZZIA     PSICOFARMACI

Sempre nell'attesa che qualche editore italiano traduca tutto il libro, da Peter Breggin e David Cohen : "Your Drug May Be Your Problem - how and why to stop taking psychiatric medications" [vedi qui una recensione di tale libro] traduciamo dal cap.9:
"Reazioni di dismissione da farmaci psichiatrici" (e qualche consiglio di come fare), i brani:

Peter Breggin - David Cohen: Reazioni di dismissione da antidepressivi che stimolano la serotonina (per la dismissione degli antidepressivi SSRI: Prozac Zoloft, Celexa, Paxil, Luvox) e reazioni di dismissione dagli antidepressivi atipici (Wellbutrin, Zyban, Serzone, Remeron, Effexor Ludiomill):


Reazioni di dismissione da antidepressivi che stimolano la serotonina

(per la dismissione degli antidepressivi SSRI: Prozac Zoloft, Celexa, Paxil, Luvox)

Questo gruppo di farmaci comprende gli inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI) quali il Prozac, lo Zooloft, il Celexa, il Paxil, e il Luvox (approvati dall'Organismo Usa di Controllo Farmaci FDA per il disordine ossessivo-compulsivo). L'Effexor può causare reazioni di dismissione simili sia a questi farmaci che agli antidepressivi triciclici.

Solo nel 1996, "poiché sindromi di discontinuità (*) erano riportate sempre più frequentemente nella letteratura medica" 41 un comitato di esperti psichiatri sponsorizzato dall'Ely Lilly (la società produttrice del Prozac), ha incominciato a studiare la sindrome di dismissione dagli SSRI. Il comitato ha osservato che molte delle reazioni riferite "erano simili a quelle delle dismissione da antidepressivi triciclici, ma anche nuovi sintomi erano associati allo stoppaggio della terapia con gli SSRI" 42 Questi nuovi sintomi comprendono "problemi con equilibrio, anormalità sensoriali, e possibile comportamento impulsivo ed aggressivo" 43

Il comitato ha trovatoche la sindrome di discontinuità (*) dagli SSRI racchiude i seguenti gruppi di sintomi fisici:

(1) squilibrio (cioè capogiro, vertigine, akatisia), (2) sintomi gastrointestinali (nausea, vomito), (3) sintomi simili all'influenza (affaticamento, letargia, mialgia, freddo), (4) disturbi sensoriali (parestesie[ronzii, sensazione di scottatura], sensazioni di scossa elettrica), e (5) disturbi del sonno (insonnia, sogni vividi). 44

Il Comitato ha anche rilevato due "sintomi psicologici di base" nella dismissione degli SSRI - l'ansietà / agitazione, e "drammatici" momenti di irritabilità e di disperazione - come anche attività eccessiva, depersonalizzazione, diminuzione di concentrazione / pensare rallentato, umore più basso, confusione, problemi di memoria, movimenti scomposti.

Sulla base della rassegna di informazioni fornite da questo comitato di psichiatri esperti, ma anche da studi e rassegne più recenti,45 abbiamo trovato, come già per la dismissione degli antidepressivi triciclici, che c'è un vasto assortimento di sintomi associati alla dismissione degli SSRI ("sindrome di discontinuità degli SSRI"(*)). Ecco alcuni esempi:

Un uomo di trentadue anni che smise il Prozac dopo sei mesi di uso, si risvegliò con "paurosi spasmi ai muscoli estensori" e "moti di sporger fuori la lingua".46 Una donna di trenta anni tentò di smittere di prendere il Luvox quando divenne incinta ma "fu sopraffatta da forti desideri aggressivi (trovò che 'doveva uccidere qualcuno')". Questo è avvenuto in due diversi tentativi di dismettere il Luvox, cosicché la donna non è stata capace di dismetterlo.47

Uno di noi due [autori del libro] ha relazionato un caso di "crollo completo" nella dismissione di SSRI. Una donna aveva deciso spontaneamente di ridurre il suo Zooloft da 100 mg a 50 mg al giorno. Due giorni dopo, lei cadde in "affaticamento e spossatezza, depressione profonda, e un compulsivo, estraneo, desiderio di uccidersi".48 Tutti questi sintoomi scomparvero quando la donna riprese la dose di 100 mg.. In un'altra pubblicazione, abbiamo descritto una ragazza che diventò suicidale quando smise il Prozac.49

Due casi riguardano uomini di età media, nessuno con una storia perecedente di problemi psichiatrici maggiori, la dismissione del Paxil li portò a gravi sintomi. Per dodici giorni dopo la dismissione di colpo, uno sperimentò una netta ipomania [ ]. L'altro sviluppò vari sintomi fisici, poi incominciò a sviluppare "intensi" pensieri omicidi - questa condizione durò cinque settimane.50

Una pubblicazione descrive tre pazienti donne che sperimentarono "gravi sintomi fisici di dismissione" quando smisero l'Effexor. L'Effexor non è un SSRI ma come gli SSRI stimola la serotonina. Nessuna donna ha potuto smettere l'Effexor, nonostante si siano fatti successivi tentativi di riduzione graduale. Queste pazienti riuscirono poi a smettere l'Effexor, ma solo passando permanentamente al Prozac.51

Dopo aver preso il Prozac per tre mesi, una ragazza ha tentato senza successo di dismettere questo farmaco in tre diverse occasioni. Ogni volta sperimentò vertigini e istabilità. Fu esaminata da specialisti che effettuarono molti test, compreso una scansione del cervello con risonanza magnetica (MRI). Tutti i test risultarono negativi. I sintomi scomparvero ogni volta risomministrando il Prozac, ma nessuno dei dottori sospettò che si poteva trattare di una reazione di dismissione . La ragazza è stata poi con successo dismessa dal Prozac con dismissione graduale impiegando 12 settimane.52

Una donna di 32 anni prese 300 mg di Effexor ogni giorno per otto mesi. Tentò di smettere di colpo in tre occasioni ma fallì a causa di insopportabili mal di testa, disturbi gastrointestinali, stanchezza, e altri sintomi. Ella rimase in regime di venlafaxina [Effexor], 100 mg al giorno" 53 Un uomo dismesso dall' Effexor sperimentò "una grave akatisia" (compulsione a muoversi). Questa condizione fu abbattuta "dentro poche ore" riassumendo il farmaco, che fu tempo dopo diminuito gradualmente fino a dismessione con successo.54

In un lungo documento sulla difficoltà di dismettere antidepressivi, in un sito web che riferiva di una serrata inchiesta fatta a pubblici ufficiali circa la sicurezza dei farmaci, il giornalista Charles Medawar ha fatto una rassegna di numerose pubblicazioni riguardanti la difficoltà di smettere SSRI, comprendenti le note riportate dai medici sulle reazioni alle dismissioni, gli avvisi delle agenzie governative e le note delle ditte produttrici dei farmaci riguardanti i rischi della dismissione degli SSRI.55 Tra queste pubblicazioni, che vanno dal 1988 al 1998 e sono più di cinquanta, alcune riferivano di precisi sintomi osservati in bambini appena nati le cui madri avevano preso Prozac, Paxil, Zooloft durante la gravidanza.

Reazioni di dismissione affliggono dal 15 al 80 per cento delle persone che smettono di colpo gli SSRI. Basandosi su una stima media del 50%, abbiamo che negli Stati Uniti centinaia di migliaia di persone soffrano di queste reazioni di dismissione. La maggior perte di queste reazioni sono leggere o moderate, ma tuttavia abbastanza stressanti da indurre i pazienti a cercare di evitarle. Ci sono poche stime valide di reazioni gravi. Un recente simposio ha riportato una percentuale del 20 - 30 per cento.56

Reazioni alla dismissione degli SSRI si presentano tipicamente entro da uno a quattro giorni dall'interruzione, ma nel caso di farmaci con tempo di dimezzamento (**) lungo come il Prozac, i sintomi possono presentarsi anche settimane dopo. In media essi persistono da sette a venticinque giorni (da 1 giorno a tredici settimane come estremi). A tuttoggi non si è osservata una relazione tra la dose e il tempo d'uso del farmaco da una parte, e il rischio delle reazioni di dismissioni dall'altra.

Le reazioni di dismissione dagli SSRI comprendono sintomi molto diversi sia fisici che emozionali, tutto il loro spettro probabilmente non è stato ancora cartografato. Essi si presentano sia con dismissione di colpo che con dismissione graduale, ma sembra che siano ridotti se dismissione molto graduale che impieghi da due a tre mesi. Nelle nostre osservazioni, comunque, abbiamo rilevato che la dismissione di colpo è molto troppo frequente sia che ci sia che non ci sia controllo medico.

Le reazioni di dismissione appaiono più frequenti - o comunque più acute - nel caso di SSRI con tempo di dimezzamento (**) più breve come Paxil, Luvox, e Zooloft. Le reazioni di dismissione da farmaci a lunga azione quali il Prozac appare si presentino molto più tardi; possono incominciare anche venticinque giorni dopo che il farmaco è stato smesso. Dato che avvengono così in ritardo risultano non visibili negli studi a breve termine; cosicché purtroppo i pazienti tendono a non attribuire queste reazioni ritardate di dismissione all'aver interrotto il farmaco.57

Come hanno puntualizzato M. Lejoyeux e J. Adès (1997), "Pazienti che sono diagnosticati avere una ricaduta dopo che hanno dismesso la terapia, possono in realtà star soffrendo di sintomi di dismissione non riconosciuti."58 Come sopra detto, il comitato di esperti dell'Ely Lilly ha trovato che i "drammatici" momenti di disperazione sono "sintomi fisiologici di base" nella dismissione degli SSRI. Non c'è da meravigliarsi che si cada nel disconoscere questa reazione quale una ricaduta nella depressione. E' facile arguire che molti pazienti siano ricondotti agli antidepressivi perché soffrono di reazioni di dismissione che sono erroneamente diagnosticate come ricadute nella depressione. Il loro numero è certamente alto.

Reazioni di dismissione da antidepressivi atipici

Le reazioni di dismissione da antidepressivi atipici sono meno documentate che per gli altri tipi di antidepressivi. ci sono poche informazioni sugli effetti di dismissione da Ludiomil (malprotilina). Le reazioni di dismissione da Wellbutrin o Zyban (bupropione), Serzone (nefazodone), e Rameron (mirtazapina) sono parimenti poco documentate nella letteratura medica. Una pubblicazione descrive una sindrome di dismissione per cessazione di colpo del Serzone, consistente in "vertigini, nausea, vomito, sudorazione, ansia, insonnia, agitazione", sintomi che cessarono dopo tre giorni. 58a Un altro report descrive una similare reazione (comprendente ora anche sensazioni di pelle che scotta) in seguito alla cessazione di colpo del nuovo antidepressivo Rameron.58b

Le reazioni di dismissione dell'Effexor (venlafaxina) sono state descritte nella precedente sezione, dato che questo farmaco ha effetti comuni ai farmaci Prozac-simili che stimolano la serotonina. L'Asendin (amoxapina), una combinazione di un neurolettico e di un antidepressivo triciclico, mostra importanti effetti di dismissione quali quelli dei neurolettici e triciclici (come sintomi simili all'influenza, agitazione, disordini in movimenti muscolari), chi legge può consultare le corrispondenti sezioni in questo capitolo.

Alcuni effetti di dismissione sono stati documentati per il Desyrel (trazodone), che comprendono mania e ipomania, nausea e vomito ricorrente, e allucinazioni visive.58c Dentro 36 ore dalla dismissione del trazodone, un paziente sviluppòuna "sindrome di ansia sopraffacente, spersonalizzazione, insonnia, incubi" che continuarono per sei giorni.58d

Come discusso nei precedenti capitoli, la mancanza di report sugli effetti di dismissione di uno specifico farmaco, non indica affatto che questi effetti non ci siano. Il lettore che intende dismettere un antidepressivo atipico deve procedere con lentezza ed aspettarsi almeno uno degli effetti tipici riscontrati con gli altri antidepressivi.

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Note del traduttore

(*) Sindrome e o sintomi di discontinuità: i testi medico psichiatrici indicano con questo nome - piuttosto nascondente - i sintomi quasi sempre negativi che si hanno nella dismissione più o meno rapida ('discontinuità') di un farmaco preso per lungo periodo. Altrove sono conosciuti col nome più significativo di sintomi di deprivazione o sindrome di assuefazione. Corrispondono /sono i corrispettivi per gli psicofarmaci legali degli effetti da astinenza ben più noti nel caso delle droghe oppiacee. In entrambi i casi si tratta di fenomeni dovuti alla assuefazione del corpo alla sostanza estranea.

(**) Tempo di dimezzamento o emivita di un farmaco: è il tempo in giorni od ore in cui la concentrazione del farmaco nel corpo si riduce alla metà, rispetto al valore massimo che c'è poco dopo la somministrazione